È l’una del mattino a Las Vegas e hai trascorso al casinò le ultime 24 ore. I blackjack piovono come se avessi il controllo delle carte. Nello stesso istante escono i sette al tavolo dei dadi, ma questo riguarda altri. Non controlli i dadi, ma potresti anche farlo. E quando punti 20$ alla roulette, solo per il gusto di farlo, magicamente triplichi l'investimento. Sei nel pieno di una striscia vincente, hai le tasche gonfie di gettoni neri e viola: le cose non potrebbero andare meglio. Potresti ottenere anche l'upgrade da una standard room a una suite, un paio di biglietti gratuiti per il prossimo combattimento di Floyd Mayweather, una cena offerta alla steakhouse e, se davvero fai il botto, il rimborso del biglietto aereo.

Battere il casinò è già una bella cosa, ma ottenere per questo anche degli omaggi è assolutamente il massimo, indipendentemente dal fatto che si sappia o meno contare le carte. Tali omaggi sono chiamati "comps" e sono ricompense per le tue scommesse. Con esse i casinò tentano di fidelizzare i clienti e, almeno lo sperano i gestori, di portarli a lasciare denaro nelle loro strutture. Indipendentemente dal fatto che si vinca o si perda, dopo aver ottenuto il tesserino in plastica da giocatore che permette al casinò di sapere chi sei e che ognuno è tenuto a presentare al dealer, sono diverse le cose che si possono fare per ottenere un numero di omaggi ancora maggiore. E non serve sapere nulla di teoria del gioco o di altre strategie di certo meno fondate.

Come spiegato da Max Rubin, autore del libro Comp City ed esperto di strategie che permettono di ricevere comps, la percezione è tutto. "La prima e l'ultima scommessa sono le due più importanti", vi si legge. "Quando ti siedi e inizi a scommettere, assicurati di giocare un po' al limite e fallo in modo che il manager di sala ti noti. Il tuo rating viene definito sulla base della prima puntata, fai quindi in modo che sia abbastanza alta. Inoltre: compra alcune fiches in più di quelle che vuoi in effetti giocare. Anche se non hai intenzione di perdere tutti i tuoi soldi, è bene che gli altri lo pensino. Lo stesso vale per la tua ultima scommessa: dealer e manager hanno solo una mano o due come punti di riferimento per valutare il valore medio delle tue puntate."

Ora che sei pronto a raccogliere i frutti del tuo amore per il gioco d'azzardo, andiamo a conoscere i diversi comps offerti dai casinò. Ve ne sono di due tipi, hard e soft. I primi sono quelli per cui i casinò sono costretti a spendere soldi veri: rimborsi di compagnie aeree, biglietti per incontri di boxe, carte prepagate per fare shopping; quelli soft invece non sono sempre economicamente quantificabili o semplicemente non vi è un esborso economico diretto per acquistarli. Si tratta di camere gratuite, pasti al buffet, cene in caffetteria o ingressi gratuiti al night club. "I proprietari preferiscono distribuire i soft comps", mi ha detto un giocatore affermato, che però ha chiesto di rimanere anonimo. "Sono comunque prodotti fantastici. Puoi giocare a cifre relativamente modeste, usare le slot della casa e fare escursioni a Las Vegas. Chi se ne importa se il tuo biglietto aereo non viene rimborsato? L'unico costo è il volo per Las Vegas e poi ti godi le gratuità offerte, è comunque un risparmio enorme."

Un casinò vintage

Chi dimostra di essere un giocatore serio può persino giocare gratuitamente a Las Vegas. Ciò accade nei cosiddetti free-roll, eventi su invito nei quali si gareggia a blackjack, dadi, poker o persino slot machine contro altri giocatori d'azzardo. "I tornei free-roll sono straordinari", scrive Rubin. "È possibile vincere fino a 2.000$, sono divertenti, la concorrenza non è sempre agguerritissima e ti danno pure una stanza." Per prepararsi al meglio a tali eventi è bene pensare in anticipo a quali strategie utilizzare. La maggior parte delle persone improvvisano al tavolo, cosa mai consigliabile. Si consiglia di leggere Tournament Strategy di Stanford Wong: questo libro è stato scritto 22 anni fa, ma i suoi insegnamenti sono ancora attualissimi.

Un'altra opzione interessante è il rimborso da parte del casinò. Chi scommette cifre di un certo livello può prendere accordi con la casa, la quale rimborsa appunto una percentuale delle perdite. Ammettiamo che si trovi un accordo che prevede il rimborso del 10% fino a 100.000$. Nel momento in cui si dovessero perdere 100.000$, si sarebbe tenuti a pagarne al casinò solamente 90.000$, perché 10.000$ verrebbero rimborsati o scontati. "La maggior parte della gente pensa che non sia un granché", ha detto Steve Cyr, proprietario di un casinò a Las Vegas. "In realtà vi sono alcuni giocatori intelligenti che sanno bene come sfruttare tali accordi.”

Un casinò vintage 2

Per il rimborso bisogna solitamente attendere 24 ore e in quel lasso di tempo si possono fare tante cose: "Alcuni entrano, perdono 100.000$, ne ricevono indietro 10.000$ e se ne vanno", ha continuato. "Quindi tornano il giorno successivo e ne vincono 100.000$, per i quali ricevono un assegno. Con questo vanno in un altro casinò, lo scambiano, magari perdono e approfittano dello sconto lì. Non c'è niente di peggio che ricevere la chiamata di un altro casinò il cui proprietario vuole incassare il tuo stesso assegno."

Ciò che è negativo per Cyr può essere positivo per chi intende continuare a partecipare al gioco degli sconti. E poi non tutti i casinò sono uguali: "Perdi 5.000$ all'Orleans [un casinò non di ultima generazione e non situato sulla Strip di Las Vegas] e sei ancora qualcuno", ha poi aggiunto Cyr, "mentri se perdi la stessa somma sulla Strip nessuno lo nota. Vegas è diventata un po’ arrogante, al punto che per ottenere un rating un giocatore deve puntare 25$ o 50$ per mano e rimanere al tavolo per almeno tre ore al giorno." In generale ci si può attendere uno sconto del 10% sulla somma persa effettivamento o del 30% sulla perdita prevista matematicamente.

Un modo per ottenere un trattamento ancora migliore è depositare l'intero proprio bankroll. A Cyr piace sapere quanto potrebbe vincere ai propri avventori, ma consiglia comunque di non lasciarsi troppo trasportare: è fondamentale avere ben presente il proprio budget e il valore effettivo dei comps. "Alla gente piace vantarsi di quante gratuità ha ottenuto”, ha infine concluso Cyr. “Un signore mi ha detto di aver perso 10.000$ e di aver ricevuto alcuni comps: spero davvero che sia andata così!"

Michael Kaplan è giornalista e vive a New York City. Ha scritto molto sul gioco d'azzardo per pubblicazioni come Wired, Playboy, Cigar Aficionado, New York Post e New York Times. È autore di quattro libri tra cui Aces and Kings: Inside Stories e Million-Dollar Strategies sui più grandi giocatori di poker. Si dice che a volte giochi d'azzardo pure lui...