Uno dei primi passi in avanti che un nuovo advantage player (AP) compie relativamente presto nella sua carriera è accorgersi che il tipico conteggio delle carte nel blackjack è essenzialmente, il più delle volte, un’arte senza valore.

Vedere la prima carta coperta apre un panorama di possibili guadagni che nessuno aveva considerato prima. La prima domanda è se è legale; sono pochi gli advantage players che vogliono superare la sottile linea blu che porta a barare.

Al Golden Nugget Casino di Las Vegas il 22 novembre 1983 Steven Einbinder e Tonly Dalben sono stati beccati mentre guardavano le carte coperte, con Dalben che segnalava la carta coperta a Einbinder. La Corte Suprema dello Stato del Nevada ha stabilito che:

Dalben era regolarmente seduto alla sua posizione al tavolo da blackjack, non ha utilizzato nessuno strumento artificiale per migliorare la sua visione ed è stato in grado di vedere la carta coperta del mazziere solo a causa di una distribuzione che lo stesso mazziere ha ammesso essere stata superficiale.

L’imputato Dalben ha poi comunicato questa informazione all’imputato Einbinder. La corte distrettuale ha deciso che la condotta degli imputati non costituisce violazione delle regole riguardo il barare nel gioco d’azzardo e noi siamo d’accordo.

In Nevada una squadra di AP può legalmente sedere a un gioco da tavolo con uno dei giocatori che vede le carte coperte e comunica le informazioni ai suoi soci al tavolo. E conclusioni simili sono state raggiunte da delle corti in altre giurisdizioni.

Non è possibile creare contenziosi legali se una squadra riesce a sfruttare l’opportunità di vedere carte coperte. Ai casinò questo non piacerà molto, ma non è contro la legge tanto quanto mangiare una mela in un prato verde...

Questo lascia comunque tre problemi per gli AP che vogliono sfruttare la possibilità di vedere le carte coperte:

  • stabilire quali siano i giochi da casinò che sono vulnerabili con questa tecnica, il vantaggio e la relativa strategia;
  • trovare un gioco che dia l'opportunità di vedere le carte coperte;
  • vincere al casinò in quel gioco e andarsene subito!

Si è scritto molto riguardo al tema di vedere le carte coperte nel blackjack.

Ne ho letto per la prima volta nel libro "Million Dollar Blackjack" di Ken Uston, ma sono disponibili tante altre fonti che contengono informazioni e strategie utili.

Quella più importante tra queste è ovviamente contenuta in "Beyond Counting" di James Grosjean. Nella mia esperienza, la lettura delle carte coperte più comune nel blackjack è figura/non figura, ovvero l’abilità di distinguere Jack, Regine e Re dalle altre carte.

Grosjean lo chiama “PNP.” E non è una coincidenza che la strategia PNP non sia volutamente menzionata all'interno del manuale appena citato.

In questo blog mi sono concentrato sul vedere le carte coperte nei giochi che sono definiti "proprietari". I giochi proprietari che sono vulnerabili richiedono che ci sia una decisione strategica da prendere dopo aver fatto la puntata iniziale e che le carte coperte siano state date.

La decisione di solito è quella di fare una puntata “play” o “raise” in un gioco con le ante, come nel 3 Card Poker. Quasi tutti i giochi che rientrano nella categoria hanno questo tipo di struttura. Ma non per questo tutti possono essere battuti con efficacia vedendo le carte coperte.

Giochi vulnerabili

Tra i giochi più popolari, quelli con il maggior potenziale per lo sfruttamento della visione delle carte coperte sono il Mississippi Stud Poker e l’Ultimate Texas Hold’em Poker. Il lettore potrebbe chiedersi perchè il Three Card Poker non è in questa lista, ma in realtà il 3 Card Poker è un gioco molto duro da battere, che dà all’AP un vantaggio solo del 3,48% in condizioni perfette.

Ci sono altri giochi in cui sembra possibile ottenere un vantaggio, tipo Caribbean Stud, Crazy 4 Poker, Pai Gow Poker e Four Card Poker, giochi in cui per ottenere un vantaggio bisognerebbe vedere più di una carta...

Questa è una lista di opportunità di giocare conoscendo le carte coperte aggiornata, assieme con il vantaggio che si può ottenere utilizzando una strategia perfetta per chi gioca vedendo le carte coperte:

Riassunto del gioco vedendo le carte coperte nei giochi proprietari
 Gioco      Informazione  Vantaggio
 Caribbean Stud  Due carte coperte del mazziere   11,57%
 Crazy 4 poker  Due carte coperte del mazziere   0,80%
 Flop poker  Una carta comune   3,89%
 Four card poker  Una carta coperta del mazziere   0,43%
 Four card poker  Due carte coperte del mazziere   4,82%
 Four card poker  Tre carte coperte del mazziere   15,82%
 Let it ride  Solo la prima carta coperta    8,44%
 Let it ride  Solo la seconda carta coperta   24,43%
 Let it ride  Entrambe le carte coperte   40,43%
 Mississippi Stud Poker  Solo la prima carta comune   54,87%
 Mississippi Stud Poker  Seconda carta comune   79,32%
 Mississippi Stud Poker  Terza carta comune    104,46%
 Raise it up stud  Solo la prima carta comune   7,69%
 Raise it up stud  Seconda carta comune   18,97%
 Raise it up stud  Terza carta comune   63,30%
 Three card poker  Una carta coperta del mazziere   3,48%
 Ultimate Texas Hold’em Poker  Una carta coperta del mazziere e una carta del flop   20,74%
 Ultimate Texas Hold’em Poker   Una carta coperta del mazziere e una carta del river   24,10%
 Ultimate Texas Hold’em Poker  Entrambe le carte coperte del mazziere   35%
 Ultimate Texas Hold’em Poker  Una carta coperta del mazziere   8,94%


Il lettore noterà che un gioco molto comune come il Texas Hold’em Bonus Poker è assente nella tabella: non ho ancora terminato il lavoro per quantificare il vantaggio o la strategia su questa variante e, quindi, per serietà nei vostri confronti, amici lettori, non l'ho incluso.

Opportunità e tipi di mescolatori di carte

La questione dell’opportunità di solito si riduce al lavoro intensivo di ricercare i giochi, anche nel casinò live.

Una volta si poteva fare in modo di affrontare lentamente i buoni giochi. Ma la competitività tra le squadre di giocatori che giocano con le carte coperte ha reso assolutamente comune la necessità di "massacrare" i giochi migliori.

Dopo che un gioco è stato “bruciato” non è comunque detto che non ci sia un’altra opportunità simile nello stesso casinò. Nell’industria del gioco d’azzardo, persino le lezioni più dure riescono a essere dimenticate rapidamente.

Ci sono quattro cose che gli AP devono vedere mentre tastano il terreno.

Che sono:

  • mescolatori prodotti male;
  • tavoli non perfetti;
  • procedure di mescolamento e assegnazione carte poco attente;
  • l'abilità di crearsi un'opportunità.

Il mescolatore Ace, ad esempio, ha una base che sta circa sette centimetri e mezzo sopra il tavolo. Usare questo mescolatore senza mostrare le carte coperte è impossibile, anche se con una buona tecnica c'è modo di non rendere sfruttabile questa esposizione.

Penso che sia proprio questo il motivo, almeno in parte, per cui l'Ace non è più disponibile da parte della SHFL (che prima si chiamava Shuffle Master). Ma molti casinò hanno ancora dei mescolatori Ace e continuano a usarli. La possibilità di giocare contro un mescolatore Ace esiste in tutto il mondo. 

Il mescolatore iDeal è un tentativo più ragionevole e più recente di salvaguardarsi dalla possibilità che si vedano le carte coperte. Con l'abilità di alzare le carte al livello del tavolo e non più in alto, la carta coperta può essere protetta facilmente usando la procedura corretta.

Ma il movimento della mano del mazziere è verso l'alto e verso l'esterno del tavolo. La prima legge di Newton dice che un oggetto in movimento rimane in movimento fino a che non agisce una forza esterna. In altre parole, a meno che il mazziere non fermi consciamente il movimento verso l'alto della sua mano, la sua carta coperta potrebbe essere esposta. 

Ancora, la progettazione dei tavoli dovrebbe essere curata da chi gestisce il casinò in modo che si possano usare questi mescolatori nella maniera più sicura possibile.

Prima di tutto gli stessi dovrebbero essere posizionati in cima al tavolo (l'Ace) o inseriti in una parte abbassata del tavolo (l'iDeal). Inoltre, non dovrebbero esserci ostacoli nella traiettoria di consegna delle carte dal mescolatore al tavolo.

Piazzare il mescolatore accanto a loro è la posizione più naturale per i mazzieri, che sono abituati a dare le carte da un contenitore. Mettendo il vassoio delle carte dall'altro lato, assieme a tante altre cose come posaceneri, etc., è meno probabile che si creino problemi ai mescolatori.

Le foto che sege mostra il peggior scenario per un mescolatore Ace:

Il mescolatore di carte noto come Ace

Le foto che segue evidenzia, invece, la situazione più critica, per un mescolatore iDeal:

Il distributore di carte iDeal

Per chi ha una certa esperienza, ci vuole un attimo per guardare un mazziere e stabilire che non è proprio un candidato a mostrare le carte coperte. La maggior parte dei mazzieri dà ogni mano con precauzione e precisione.

E basta una sola mano per capire che questa tipologia di mazzieri non è leggibile.

Ci sono altri mazzieri che mostrano le carte quando le distribuiscono ai giocatori, ma che seguono la procedura alla lettera quando danno le proprie carte.

Da giocatore mi è capitato tante volte di eccitarmi vedendo la carta sotto delle mani degli altri giocatori al tavolo, solo per rimanere deluso dal modo in cui il mazziere dava le sue di carte. Ma comunque un mazziere del genere potrebbe cominciare a mostrare le carte verso la fine del suo turno, quando è stanco.

E potrebbe anche essere suscettibile a metodo più proattivi, quelli con cui l'AP incoraggia il mazziere a mostrare le carte coperte usando distrazioni e diversivi.

La maggior parte dei mazzieri che mostrano la propria carta coperta hanno difetti di procedura piccoli ma costanti. Magari tengono le carte nella maniera sbagliata, le alzano troppo, girano leggermente il polso, oppure le separano leggermente, mostrando un angolo.

Qualsiasi sia la problematica, può dare l'opportunità di dare un'occhiata a quella preziosa carta. La maggior parte delle volte la vista sarà dal posto opposto al piazzamento del mescolatore.

Per esempio, con il mescolatore sulla destra, la carta coperta sarà visibile dal posto a sinistra. Non è una regola universale però, perchè i mazzieri riescono a trovare modi per mostrare le carte che vanno contro tutte le aspettative riguardo il punto in cui vederle.

Gli AP hanno inoltre scoperto che anche se il mazziere dà le carte in modo impeccabile, in alcuni casi si possono manipolare il mazziere o le condizioni del tavolo per portare a una rottura delle procedure, che a sua volta porta al mostrare le carte coperte.

Questo si può ottenere con metodi fisici, con puntate messe sul tavolo, riempiendo il rack con fiches prese dalla sala per il poker, con distrazioni verbali e con altri tipi di manipolazione.

Per esempio, facendo parlare il dealer di un argomento che lo affascina, l'attenzione potrebbe essere spostata dalle giuste procedure per dare le carte, dando la possibilità all'AP che si vedano quelle coperte.

Scegliere un mazziere poco professionale, svogliato o disattento in un casinò che usa mescolatori non sicuri o messi in una posizione sbagliata sul tavolo in un gioco che dà parecchio vantaggio a chi vede le carte coperte crea un'opportunità molto importante.

Farla franca

Non stiamo parlando di scene cult da film del casinò, ma la parte finale del giocare che guarda le carte coperte e vince nei giochi riguarda proprio l'arte di farla franca.

Il giocatore abile capisce il delicato equilibrio tra strategia ottimale, dimensione di puntata e buona copertura.

Non sono mai stato bravo a fare parecchi soldi o a farla franca, quindi parlo più da persona abituata al fallimento che al successo. In molti casi, quello che ho fatto io è esattamente quello che non andava fatto. Ma di certo ho conosciuto alcuni giocatori straordinari.

Questo modo di giocare ha i suoi segnali evidenti. Un pit boss che non lo sa e che guarda un giocatore che prova a vedere le carte coperte si ritrova a guardare un giocatore che a volte viola del tutto ogni ragionevole strategia.

Il pit boss può pensare che il giocatore in questione sia un idiota molto fortunato, ragionando che questa fortuna finirà presto. Questa tipologia di scenario si ripete ogni sera in quasi tutti i casinò. E questo è uno stereotipo a cui chi gioca guardando le carte coperte vuole essere associato: l'idiota fortunato.

Il primo step è ammettere di non sapere e chiedere. La risposta tipica è "sono in questo settore da tot anni, quindi...". Ma il tempo, da solo, non è in grado di dare saggezza, come dice il King Lear di Shakespeare, atto primo, scena 5:

Non avresti dovuto invecchiare, prima d’esser savio.

Mi ha fatto quindi parecchio piacere ricevere la seguente domanda:

Se un individuo fa la stessa puntata ogni volta giocando a blackjack, ma devia dalla strategia di base secondo il conteggio ponderato, quella persona può davvero guadagnare un vantaggio significativo?

La risposta alla domanda che mi è stata fatta è "no", se si gioca con due o più mazzi blackjack.

La mia idea è che la persona che ha fatto la domanda volesse sapere qualcosa su un giocatore che stava facendo flat bet e giocate strane, apparentemente guadagnando parecchio vantaggio. E per me stava giocando guardando le carte coperte.

Chi gioca in questa maniera vorrebbe non farsi notare del tutto, ma giocare la massima cifra consentita con in mano 7, 2 non dello stesso seme nel Mississippi Stud rende complicato non attirare l'attenzione.

Allo stesso modo, è difficile foldare un Asso nel Three Card Poker quando le carte di ogni mano sono sul tavolo a faccia in su prima di essere messe nel vassoio per scartare.

Una squadra di giocatori al casinò di solito farà sedere il giocatore che punta forte il più lontano possibile dall'informazione accessibile.

Questo si può ottenere con la famosa combinazione tra “big-player” e “spotter” combination. Il lavoro dello spotter è quello di vedere la carta coperta e dare l'informazione al big player. Il lavoro del big player è effettuare puntate pesanti, utilizzando l'informazione riguardo la carta coperta, che gli è stata segnalata in maniera efficace.

Lo spotter di solito gioca cifre vicine al minimo del tavolo e cerca di confondersi con gli altri il più possibile. Giocherà le puntate secondarie blackjack, quelle che non si battono.

Giocherà come se non conoscesse l'informazione della carta coperta. Potrebbe arrivare al tavolo molto prima del big player e probabilmente rimarrà anche quando il big player se ne andrà, per chiacchierare di quanto appena successo e per evitare qualsiasi domanda sulla "relazione" tra i giocatori.

Una squadra forte avrà le risorse per utilizzare diversi big player e diversi spotter a seconda delle necessità, per massimizzare quello che si può portare via dal gioco. Presto o tardi, quella opportunità sarà bruciata da questa squadra, ma questo non significa che si voglia essere beccati.

Una parte importante di giocare con successo guardando le carte coperte è sapere cosa fare nei tempi morti. Per i giocatori potrebbe essere necessario giocare senza avere il vantaggio. O aspettare che arrivi un certo mazziere al tavolo. Oppure si può semplicemente prendersi una pausa.

Quindi è necessario che ogni membro della squadra abbia una buona conoscenza della strategia di base per il gioco che viene attaccato. Non è quindi una sorpresa che James Grosjean abbia pubblicato carte di strategia di base per molti dei giochi più popolari.

Non sono mai stato un membro di queste squadre di advantage play organizzate a livello formale, ma parlando con alcuni membri ho imparato qualcosa riguardo questa sottocultura.

Ed è più oscura di quanto immaginassi. L'immagine mistica del giocatore che massacra i casinò ha presto lasciato il posto agli stalker e a una mentalità da gang, con contrasti e minacce di violenza.

Dopo che il mio vecchio sito cardcounter.com è stato hackerato da un membro della “Las Vegas Hole-Card Mafia,” ho ricevuto questa mail di avvertimento da uno dei principali giocatori che guarda le carte coperte di Las Vegas:

"Se fossi in te, toglierei del tutto le bacheche dal tuo sito. Vorrei che non fosse così, ma il mondo degli advantage player è pieno di psicopatici e di folli".

Le opportunità vengono bruciate rapidamente da squadre che si danno battaglia, spesso dalla squadra che le scopre per prima. É una guerra di strada, con tante squadre in competizione per una risorsa scarsamente reperibile.

Le squadre non sono più motivate a mungere lentamente le opportunità, perchè sanno che poco dietro ci sarà un'altra squadra. E non è per niente raro che una squadra decida di bruciare un'opportunità per far sì che i membri di una squadra rivale vengano identificati.

Basta una telefonata anonima al servizio di sorveglianza: "C'è un mazziere che mostra le sue carte coperte al tavolo dell'Ultimate, il tizio al posto 1 e quello al posto 5 giocano di squadra contro di lui".

Un libro fantastico che descrive il mondo del "farla franca" è "Advanced Tactics in Casino Advantage Play," scritto da Abram Alexander. Trovatelo e leggetelo.

Alexander, nel suo testo, scrive:

Mi hanno detto che in passato tra gli advantage player c'era una mentalità "noi contro loro", che li portava a collaborare, in quanto vedevano i casinò come un nemico comune. In un clima del genere era facile gestire i rivali, perchè sarebbero quasi certamente stati disposti a collaborare e a dividere le vincite.

Ma posso dire che oggi le cose non vanno più così. Non c'è più onore o accordo tra i rivali e la competizione può essere feroce.

Ogni squadra di solito gioca con le sue regole e non ci sono più degli standard a cui attenersi quando si affrontano altri advantage player. Alcune rivalità sono così forti che si arriva a giocatori che fanno la spia nei confronti degli altri alla sorveglianza.

Conclusione

Gli AP utilizzano la matematica applicata al casinò con programmatori esperti per determinare i vantaggi e le strategie.

Cercano senza sosta, partite vulnerabili. Sono membri di squadre ben organizzate e dotate di parecchi fondi, che sono pronte a mettersi in viaggio in tempi brevissimi.

Il successo è il punto in cui preparazione e opportunità si incontrano. Con molta preparazione e molte opportunità, la generazione attuale di AP è diventata padrona dell'industria dei giochi da tavolo.

Ed è quindi tempo che l'industria prenda le sue contromisure. Tutto è in divenire e c'è ancora davvero molto, molto lavoro da portare avanti.

*L'immagine di apertura del contenuto è distribuita da Alamy.

Eliot Jacobson ha conseguito il Dottorato in Matematica presso la University of Arizona nel 1983 e ha insegnato matematica e informatica. Eliot si è ritirato dal mondo accademico nel 2009. Eliot Jacobson