Ho discusso la possibilità che il baccarat sia vulnerabile alla “partita perfetta” attraverso l’utilizzo di un'app.
Ho dimostrato che se il giocatore tecnologicamente avanzato ottiene un ribasso significativo delle fiches, una vincita di 9-1 sul pareggio e un piazzamento profondo della carta per il taglio, potrebbe ottenere abbastanza vantaggio da diventare una minaccia.
Ho avvisato la comunità che si occupa della protezione dei giochi di casinò cominciare a pensare a questa possibilità.
Ammetto che a volte ho la testa in una torre d’avorio. E vincere a baccarat con queste condizioni ottimali, assieme all’uso della tecnologia, è un ottimo esempio di questo.
Ma sono stato “beccato” da un lettore che evidentemente vive nel mondo reale dei casinò online. Nelle risposte sul mio post sulle giocate ottimali contro il baccarat, un lettore di nome Claudio ha posto quesiti molto intelligenti.
Quindi ho avuto la possibilità di avere uno sconto sulle fiches dell’1%, il coraggio di negoziare il pagamento della puntata sul pareggio a 9 a 1, nessuna carta scartata, quanto posso aspettarmi di guadagnare all’ora con una puntata massima di 100 euro?
Il giocatore che cerca un vantaggio al baccarat
Cosa penserebbe di questo la sorveglianza che sta monitorando il gioco? Penso che questo non preveda che la prima ottantina di puntate sia piccola e poi una o due puntate fatte al massimo del tavolo.
Dal punto di vista di un AP, quante unità per ora posso aspettarmi da questa strategia se giocata con copertura abbastanza buona da farmi sembrare un normale high roller (ovvero non fare tante puntate enormi nelle ultime mani del contenitore)?
Visto che questo ipotetico universo (senza banjo) lo sto creando io e non il lettore Claudio, ho elaborato anche la mia combinazione di condizioni ideali per il giocatore tecnologicamente avanzato.
Ecco il gioco di fantasia che ho considerato per questa analisi:
- Ribasso delle fiches dell’1,2%.
- Carta per il taglio a 7 carte.
- Nessuna carta scartata all’inizio.
- La puntata sul pareggio paga 9 a 1.
Per quanto riguarda il modo in cui giocatore sfrutti intelligentemente questo scenario:
- Do per scontato che il giocatore punti sempre nella maniera ottimale, usando il computer per stabilire quale tra le tre puntate (giocatore/banco/pareggio) ha il vantaggio del banco minore per poi fare sempre quella.
- Parto dal presupposto che il giocatore punta 1 unità quando resiste il vantaggio del casinò.
- Ragiono con l'ulteriore corollario che il giocatore punta 4 unità quando il vantaggio ce l’ha lui.
Il giocatore potrebbe fare meglio facendo Wonging (ovvero entrando in gioco o lasciando il tavolo quando cambiano le condizioni). La maggior parte degli esperti di conteggio delle carte, ad esempio, raccomanda di fare Wonging quando si gioca una partita a blackjack con otto mazzi.
Ma un giocatore di alto livello probabilmente gioca da solo o con qualche amico e non può rimanere fuori per la maggior parte di un contenitore.
Quindi ho optato per un approccio “giocare tutto”. In più, se nel blackjack un giocatore che conta le carte e che gioca tutte le mani in una partita con otto mazzi opterà per un rapporto di dimensioni di puntata da 1 a 12 unità, io opto per un ventaglio più ristretto, da 1 a 4.
La partita perfetta di Baccarat
La tabella che segue dà le statistiche ottenute da una simulazione di circa 110mila contenitori da otto mazzi contro un giocatore perfetto di baccarat che punta come descritto sopra.
Ripetiamo le caratteristiche di quella che abbiamo definito la "Partita perfetta di baccarat".
- Ribasso delle fiches dell’1,2%.
- Carta per il taglio a 7 carte.
- Nessuna carta scartata all’inizio.
- La puntata sul pareggio paga 9 a 1.
- Puntate che variano da 1 a 4 unità.
Mani per contenitore | 83,230 |
Percentuale di puntate sul banco | 72,907% |
Percentuale di puntate sul giocatore | 21,799% |
Percentuale di puntate sul pareggio | 5,294% |
Frequenza del vantaggio | 6,172% |
Mani per contenitore con vantaggio | 5,137 |
Vantaggio medio | 0,420% |
Puntata media | 1,185 |
Vincita per 100 mani | 0,498 |
Quindi, per rispondere alle domande di Claudio, se il giocatore tecnologicamente avanzato punta 25 euro quando il casinò ha il vantaggio e 100 quando ce l’ha lui, vincerà circa 100 x 1,185 x 25 euro x 0,420% = 12,440 euro per 100 mani o più o meno 10 per contenitore.
Di media il giocatore punterà 25 euro su circa 78 mani per contenitore e 100 su circa 5 mani. Naturalmente, lo avete già capito attenti lettori, le puntate da 100 euro arriveranno nella parte finale del contenitore.
Claudio poi mi rivolge un paio di interessanti domande, che definirei speculative:
- Quale sarebbe la reazione degli addetti alla sorveglianza che stanno monitorando il gioco?
- Dal punto di vista di un AP, quante unità per ora posso aspettarmi da questa strategia se giocata con copertura congrua da farmi sembrare un normale high roller (ovvero non fare tante puntate enormi nelle ultime mani del contenitore)?
Le tecnologie attualmente disponibili
Non penso che sia possibile rispondere precisamente a queste domande fino a che la tecnologia che permette davvero questa tipologia di gioco in un casinò, anche in un casinò live, non farà la sua reale comparsa.
Eppure la tecnologia per giocare perfettamente è stata usata per battere la puntata Pairs.
Esiste, ad esempio una app Android che può essere utilizzata per trovare la puntata (Banco/Giocatore/Pareggio) che ha il vantaggio del banco più basso. Ed è già disponibile, appunto, sul mercato Android.
Tecnicamente parlando, battere una partita con un ribasso delle fiches e basta potrebbe non essere un obiettivo realistico per un giocatore tecnologicamente avanzato.
E mentre il giocatore può ottenere un leggero vantaggio sulle puntate Giocatore/Banco/Pareggio, la necessità della copertura o la presenza di pessime condizioni del tavolo possono tranquillamente negare quel vantaggio.
Ma ogni puntata sul tavolo è una possibilità di ottenere un vantaggio. Per esempio il giocatore può attaccare la puntata Pairs, minimizzando le sue perdite su quelle Giocatore/Banco/Pareggio. I giocatori saggi hanno sempre opzioni da vagliare.
Sognando il futuro del baccarat
Ecco una situazione di fantasia.
Il giocatore tecnologicamente avanzato è al tavolo e indossa i Google Glass o qualsiasi strumento simile. Lo strumento scansiona automaticamente il tavolo, identifica le carte e registra il loro valore (la tecnologia per il riconoscimento delle carte esiste già).
Le informazioni ottenute dalla scansione vengono inserite automaticamente nel programma combinatorio (la app esiste già), che dà quindi il risultato per ognuna delle puntate Giocatore/Banco/Pareggio. Il programma inoltre calcola il vantaggio sulla puntata Pairs (la app esiste già) e sulle altre puntate secondarie disponibili nel gioco.
Il giocatore riceve automaticamente il vantaggio attuale per qualsiasi opportunità di puntata al tavolo. E il giocatore tecnologicamente avanzato avrà una buona giornata.
Non esiste un futuro in cui questa tipologia di dispositivi non sarà creata. E quindi il problema effettivo per la protezione delle partite di baccarat è essere in grado di capire quello che si può ottenere oggi, ma nello stesso tempo prepararsi per quello che sarà possibile domani.
Io, per esempio, amo la musica, ma non vedo l’ora di vedere un universo senza... banjo!
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