- Una delle domande più frequenti che gli aspiranti giocatori professionisti mi pongono riguarda le dimensioni ideali di un bankroll iniziale.
- Essi vorrebbero sapere di quale somma minima avrebbero bisogno per intraprendere una carriera nel settore.
- La risposta più semplice è un bankroll infinito, ma dal momento che questo non è possibile per la stragrande maggioranza dei giocatori, è bene cercare soluzioni più ragionevoli. Non esiste una risposta adatta a tutti, ma ve ne sarà una diversa per ogni persona.
Per decidere quali siano le dimensioni più adatte per il proprio bankroll, è necessario valutare tre aspetti:
- Il proprio vantaggio sulla casa;
- Quanti rischi si è disposti a prendere;
- I criteri utilizzati nello scommettere.
CRITERIO 1: IL PROPRIO VANTAGGIO SULLA CASA
Esso dipende dal tipo di gioco. Determinarlo è complicato ed esso varia a seconda delle giocate che si effettuano. A blackjack è possibile battere il banco, con maggiore abilità lo è anche alla roulette, al poker a tre carte e in qualche misura ai dadi.
ll vantaggio teorico che un giocatore ottiene è spesso il risultato di lunghe ore di studio, riflessione e simulazioni al computer. Anche un vantaggio dell'1% sulla casa è considerato enorme, ma alcune giocate lo possono aumentare fino al 3%. È comunque bene fare attenzione, perché una simulazione è sempre più precisa della realtà. Esistono fattori di errore che nella simulazione magari non possono essere considerati: i computer sono perfetti, le persone no.
CRITERIO 2: QUANTI RISCHI SI È DISPOSTI A PRENDERE
Quanti rischi si è disposti ad assumersi nel tentativo di battere il banco? Un giocatore potrebbe scommettere tutti i suoi 10.000$ su un lancio ai dadi o una mano a blackjack. È come lanciare una moneta: avrà il 50% di possibilità di raddoppiare il bankroll e il 50% di perdere tutto; la maggior parte delle persone lo considera un rischio eccessivo. L'opzione successiva è quella di dividere i 10.000$ in due sessioni di gioco da 5.000$ ciascuna. Anche questa opzione è molto rischiosa, perché è abbastanza comune perdere due volte consecutive: è meno rischiosa rispetto a giocare un'unica mano da 10.000$, ma lo è comunque troppo per la maggior parte delle persone. La regola base è la seguente: maggiore è il numero di sessioni di gioco in cui viene diviso il bankroll iniziale, meno rischioso sarà il gioco stesso. Con un bankroll infinito, la propria tolleranza al rischio tende allo zero e questo è il motivo per cui il casinò ha un vantaggio sul giocatore: il suo bankroll è virtualmente infinito.
Il grafico seguente mostra la relazione tra il numero delle sessioni di gioco e il vantaggio del giocatore, dal quale risulta il rischio dello stesso di terminare il proprio bankroll.
CRITERIO 3: I CRITERI UTILIZZATI NELLO SCOMMETTERE
Nei giochi d'azzardo, un criterio di scommessa totalmente matematico è quello di Kelly. Esso è utilizzato nella teoria del gioco d'azzardo per determinare la dimensione ottimale di una serie di scommesse. L'importo di una serie di puntate determinato col criterio di Kelly è quello ottimale per massimizzare la crescita del proprio bankroll minimizzando allo stesso tempo il rischio di perderlo interamente. L'obiettivo di uno schema di scommesse Kelly è quello di raddoppiare il proprio bankroll nel minor tempo possibile. Esso è composto da 222 unità, ma la maggior parte dei giocatori utilizza anche unità frazionate di 1/2 o 1/3, per un totale di 445 e 667 unità rispettivamente. L’ultimo terzo dell'ultima unità di Kelly offre una probabilità del 98% di raddoppiare il proprio bankroll e del 2% di terminarlo completamente.
Il criterio di Kelly calcola quale debba essere il valore di una scommessa in funzione del bankroll totale a disposizione. Se quest'ultimo è di 35.000$, l'importo della scommessa unitaria è di 50$, arrotondando leggermente per avere un numero tondo di 700 scommesse. Ma in seguito a una bella vincita di 5.000$ e alla luce dell'aumento del bankroll disponibile, 50$ non saranno più il valore ottimale. Allo stesso modo se si perdono 5.000$, 50$ non saranno più il valore ottimale, bensì uno troppo alto in funzione al proprio bankroll totale. In entrambi gli esempi, la natura dinamica delle scommesse di Kelly è logisticamente impossibile da implementare, in quanto un giocatore dovrebbe ridimensionare l'importo unitario delle proprie scommesse dopo ogni vittoria o sconfitta. Per aggirare tale difficoltà, spesso si adotta la regola generale di modificare l'importo unitario della propria puntata dopo un'oscillazione prestabilita del bankroll, come ad esempio una variazione positiva o negativa dello stesso del 25% o del 30%.
SOMMARIO
Non esiste una risposta semplice alla domanda quale sia il bankroll iniziale minimo necessario per intraprendere una carriera da giocatore. Sono diversi i fattori da tenere in considerazione e in questo articolo ne abbiamo considerati solo alcuni.
Determinare il proprio vantaggio è complicato, si tratta di un'informazione importante e ogni errore di calcolo potrebbe avere conseguenze gravi: un solo 0,5% di errore può trasformare una partita da positiva a negativa. Anche la propria disponibilità ad assumersi rischi è determinante: maggiore essa sarà, minore sarà la dimensione iniziale necessaria del proprio bankroll.
Se un giocatore sceglie di percorrere la rigida strada dettata dalla matematica, farà bene a orientarsi al criterio di Kelly. Esso determina come ridimensionare l'importo unitario delle proprie scommesse sulla base del proprio bankroll totale. Valutando con attenzione questi tre aspetti sarà possibile determinare con sufficiente precisione quali debbano essere le dimensioni del proprio bankroll iniziale.