La maggior parte di noi non ha bisogno di scuse per visitare Las Vegas, frequentare i casinò e vivere gli eventi sportivi: quello che coincide con il leggendario March Madness del basket universitario è il periodo perfetto in cui arrivare nella Città del Peccato e spendere e spandere delle fiches.

Vegas si riempie così tanto di giocatori che i tavoli da craps sembrano avere più energia del solito, giocare a blackjack è ancora più divertente e la sera ai tavoli da poker del casinò arrivano puntualmente giocatori che commentano le partite che si sono giocate in giornata e quelle che si giocheranno il giorno dopo.

Le straordinarie follie a Vegas

La prima volta che sono andato a Las Vegas per la March Madness sono rimasto stupito dalla quantità di azione e di entusiasmo con cui le persone in città scommettono i loro soldi. E nel frattempo, vestiti con i colori della loro squadra, non si preoccupano troppo del livello di colesterolo.

La mia prima esperienza al riguardo è stata al Mirage. Mi ricordo secchi di birra portati al tavolo degli allibratori sportivi, sigari accesi di continuo (all’epoca si poteva fare) ancora prima di colazione, persone riunite per pianificare strategie per qualsiasi scommessa sulla pallacanestro americana vi venga in mente.

E poi ovviamente il cibo: hotdog piccanti, stick di pollo, hamburger, tutti cotti di continuo.

Raddoppi stile raddoppio blackjack, puntate sulle squadre vincenti, sull’over/under, puntate su chi sarà il primo a fare canestro, valeva davvero tutto. E quando le persone non stavano creando strategie per il primo round delle Finals NCAA, erano in giro per i tavoli di blackjack. La March Madness fa rivivere lo scommettitore pazzo che è in tutti noi.

Ma i giocatori seri fanno tutto tranne che impazzire. Di solito si concentrano sulle squadre sfavorite, ben sapendo che chi gioca per divertirsi ama i favoriti e paga una leggera tassa per puntare su di loro.

Allo stesso tempo, i professionisti cercano buone quote sulle puntate future e cercano punti deboli delle puntate, come scommettere sul numero totale di tiri da tre o sugli over/under che portano buon lavoro.

Possono anche prendere per i fondelli gli appassionati che si mettono in fila per fare puntate multiple, ma di recente almeno uno di questi scommettitori ha riso per ultimo mentre se ne andava a riscuotere. Con il coraggio di un giocatore di slot machine, ha puntato su sei squadre, alcune decisamente underdogs, le ha azzeccate tutte e, in stile vincite record slot, ha trasformato 50 euro in un assegno da 135mila.

Ecco, questa è una sola delle tante esperienze uniche della March Madness a Las Vegas che lui e i suoi amici non dimenticheranno mai.

La gioia del gioco

La gioia della March Madness mi è stata espressa in breve da una persona che lavora per i casinò live per aiutare nell'elaborazione degli handicap delle partite.

Mi ha rivelato: “Il giovedì e il venerdì i tifosi non si fermano un attimo, cominciano quando fanno colazione e vanno dagli allibratori sportivi. Si scommette a metà partita, all’inizio di quella successiva e poi di quella ancora dopo. È come essere alle corse dei cavalli, dove si piazza una nuova puntata ogni 20 o 30 minuti”. 

“Tutto il giorno c’è sport a livello di college, le squadre danno il 100% e ci sono molte più partite del solito che finiscono all’ultimo tiro. E si può scommettere persino su quello. Sai che l’esperienza sarà emozionante e alla fine della serata hai oltre 100 ricevute in tasca, non fai altro che incassare e puntare di nuovo”.

Questa conversazione ha avuto luogo qualche anno fa, ma onestamente le cose sono cambiate poco, se non il fatto che i sigari sono vietati e che adesso molte delle scommesse sono fatte online attraverso siti come 888sport.

Quello che non cambia è che nulla batte l’esperienza di giocare a Las Vegas e i numeri lo confermano: la prima settimana della March Madness di solito supera quella del Super Bowl per quanto riguarda i soldi puntati a Las Vegas.

“La March Madness di basket è nel DNA di Las Vegas”, ha spiegato quest’anno al Las Vegas Sun Nancy Lough, co-direttrice della UNLV Sports Innovation. “Tutti da decenni sanno che Vegas è la destinazione principale per il mese di marzo per i tifosi del basket NCAA”.

In più c’è il fatto che quest’anno Las Vegas ha fatto le cose davvero in grande, mettendo il tappeto rosso e mettendosi a disposizione della March Madness e dei giocatori che la vogliono vivere. Le uniche domande che si devono fare quelli che sono a Vegas tra il 17 marzo e l’8 aprile è dove guardare le partite, che esperienze cercare e su chi scommettere.

Puntate al massimo

Per esempio al Fontainebleau (aperto di recente) dentro il BleauLive Theater del casinò (dove il giorno dell’apertura si è esibito Justin Timberlake) c’è un evento chiamato Bleau Buckets, in cui si possono vedere le partite su uno schermo al LED da 20 metri, con open bar e cibo che arriva da diversi degli eccellenti ristoranti del Fontainebleau. 

Un paio di casinò più a sud, il Venetian ha ricreato quello che una volta era un bar sportivo sotto la gestione di Emeril Lagasse. Durante la March Madness, si trasforma in un locale chiamato Brackets at the Stadium ed è uno spazio da 7mila metri quadri, con più di 100 televisioni per vedere le partite.

E anche se non è esattamente del livello di Lagasse, il cibo offerte include carne alla brace, alette di pollo e pizza.

In entrambi i casi, sia al Venetian che al Fontainebleau, oltre ai classici giochi da casino, le scommesse sono rese possibili da degli allibratori sportivi via satellite.

Non serve invece fare nessuna riconfigurazione degli spazi al Circa, dove lo Stadium Swim è un luogo costruito attorno una piscina esterna gigante dove si può vedere lo sport e scommettere 24 ore al giorno e 7 giorni su 7.

Il grande schermo è costruito con un vetro speciale che riduce il riflesso del sole del deserto.

Tra gli high roller, il Circa è conosciuto come il posto in cui giocano quelli più informati e, sotto la gestione del proprietario e amante delle strategie craps Derick Stevens, il locale si vanta di attrarre giocatori di ogni tipo, che siano dei normali giocatori o i boss dei casinò

In ogni caso, dovunque andiate il senso di azione è palpabile. Come mi hanno detto una volta (e io posso confermare, essendo stato a Las Vegas nel bel mezzo della situazione) gli amanti delle scommesse sportive possono puntare su diverse squadre e quindi tifare per diversi risultati, ma tutti quanti amano la March Madness e sperano di vedere belle partite.

E poco importa che le Final Four non si giocheranno a Las Vegas fino al 2028, per gli appassionati che amano la città, va benissimo anche guardare le partite su un maxischermo in un locale per scommesse sportive strapieno di altre persone che amano lo sport.

*L'immagine di apertura dell'articolo è distribuita da Alamy.

Michael Kaplan è giornalista e vive a New York City. Ha scritto molto sul gioco d'azzardo per pubblicazioni come Wired, Playboy, Cigar Aficionado, New York Post e New York Times. È autore di quattro libri tra cui Aces and Kings: Inside Stories e Million-Dollar Strategies sui più grandi giocatori di poker. Si dice che a volte giochi d'azzardo pure lui...