La Aces Manufacturing, azienda con sede a Las Vegas, produce, tra gli altri, il “Video Poker Analyzer”, in grado di monitorare la capacità dei giocatori di giocare ai video poker con la strategia corretta.
Nel primo trimestre 2024 è stato pubblicato uno studio che ha mostrato i profitti mancati dai video poker contro gli advantage player dei casinò.
Questo articolo analizza proprio i risultati della ricerca, condividendo, con voi amici lettori, alcune osservazioni.
Le parti più importanti dello studio
Lo studio, che è stato pubblicato dall’azienda il 20 marzo 2024, ha utilizzato informazioni raccolte dal Video Poker Analyzer dell’azienda stessa.
Lo scopo del software è rivelare “l’identità e l’impatto dei giocatori di video poker molto abili, quelli che nel settore sono conosciuti come Advantage Player (AP)”.
Lo studio è basato su oltre “tre milioni di mani giocate da oltre mille giocatori identificati attraverso la loro carta del giocatore”.
Secondo questo studio un “numero ridotta” di AP è in grado di vincere con costanza.
Questo è quello che è emerso dallo studio:
- Circa l’1% della "popolazione" dei giocatori è composto da AP.
- Questi giocatori hanno portato a casa il 25,63% delle vincite tracciabili tra strutture dal vivo (quelle con la tessera del club inserita) e casinò live durante il periodo dello studio.
- Complessivamente, oltre due terzi di questi giocatori hanno ottenuto profitti.
- Visto che la categoria in questione (parliamo sempre dell'1% del totale) produceva circa il 26% dei soldi giocati, i programmi fedeltà li hanno ricompensati di più rispetto a giocatori meno abili.
Come funziona il Video Poker Analyzer
Secondo lo studio, il Video Poker Analyzer (VPA) è “compatibile con qualsiasi moderna slot machine e con qualsiasi sistema di gestione del casinò”.
Il VPA traccia ogni mano e monitora le scelte dei giocatori quando bisogna tenere le carte.
Le scelte vengono poi messe a confronto con la strategia ottimale e a ogni giocatore viene assegnato un valore in dollari. “Una valutazione dell’abilità viene assegnata per aiutare a prevedere i profitti e le perdite del casinò ogni volta che il giocatore tracciato torna”.
Le raccomandazioni dello studio
Lo studio spiega che il VPA può identificare gli AP, a cui i responsabili del marketing, poi, possono diminuire le offerte per indirizzarle verso giocatori meno abili.
Lo studio sostiene che usando i dati del VPA i casinò potrebbero raggiungere un miglioramento di oltre il 45% dei profitti dei video poker escludendo e riducendo gli AP, attraverso una nuova allocazione dei soldi spesi, appunto, per il marketing verso giocatori che danno più profitti.
Che significa questo per i giocatori di video poker?
Prima di questo prodotto, l’unico fattore legato all’attività che i casinò potevano calcolare erano le vincite e le perdite dei giocatori registrati ad alcuni specifici giochi da casinò.
Sapevano quanti soldi venivano spesi e quanti ne venivano incassati. Il problema con questa situazione è che persino i giocatori maestri delle strategie hanno giornate in cui perdono. E i giocatori non troppo bravi hanno giornate in cui vincono.
Il prodotto punta quindi a eliminare il dubbio dall’equazione, lavorando su quella zona che potremmo definire aleatoria.
Ragionando ad alta voce, attenti lettori, i numeri citati nello studio mi sembrano un po’ troppo alti, ma questo potrebbe dipendere anche dal casinò che è stato utilizzato per lo studio.
Le partite analizzate sono state, infatti, giocate “in un casinò locale di Las Vegas”. I casinò locali tendono ad avere ritorni più alti. E tendono anche ad avere offerte migliori, come il cash back o i moltiplicatori sui punti in determinati giorni.
Lo studio si concentra solamente sugli AP. E anche se non ho dubbi che vincano di più (o forse perdono di meno) a lungo termine, senza le offerte speciali come i moltiplicatori dei punti neanche loro sarebbero in grado di vincere a lungo termine. Le tabelle di vincita positive sono sempre di meno.
Ogni casinò ha il suo prodotto ed i suoi giocatori
É anche possibile che il prodotto sia pensato per i casinò locali, visto che quelli della strip e quelli del centro di media hanno ritorni molto più bassi. E basta questo per tenere lontani gli AP.
Il prodotto non dovrebbe causare un abbassamento dei ritorni dei video poker, o almeno, non più di quanto i casinò già non facciano di loro.
Sembra che questo prodotto possa essere usato per valutare con precisioni altri elementi dell’esperienza del giocatore di casinò, su cui poi si può agire.
Questi elementi includono il cash back, i moltiplicatori di punti e altri bonus e offerte promozionali del casinò. Il VPA può aiutare a individuare i giocatori giusti a cui queste offerte vanno ridotte.
In più alcuni club dei giocatori dei casinò conteggiano già le perdite come criterio per le offerte e gli altri comp casinò, come le stanze o il cibo e le bevande gratuite. Se perdi poco, non hai molte cose gratis.
E per i casinò che già già valutano anche le perdite, non c’è davvero necessità di investire per il sistema VPA.
Un altro aspetto da non sottovalutare...
Non riesco a capire quanto i casinò prendano sul serio la questione per cui gli AP portano con loro giocatori meno abili. Questi giocatori aiutano a bilanciare quello che vincono gli AP. Alcuni casinò permettono la possibilità di legare le carte fedeltà di più di un giocatore per il calcolo dei comp.
Questi casinò possono tracciare quanto i giocatori legati all’AP aggiungono alle casse. Ma gli AP portano anche amici che non possono essere legati e quindi non sono tracciati.
Dunque, i casinò potrebbero farsi del male da soli agendo su valutazioni basate solo sugli AP.
C’è anche il fatto che molti di quelli che vanno al casinò spendono soldi anche in altre aree. Comprano cibo, bevande e merchandising.
E anche se sono sicuro che chi gestisce i casinò snocciola a memoria anche queste cifre, non c’è modo di legarle alla carta fedeltà di un giocatore.
Riassunto
Il Video Poker Analyzer aiuterà certamente i casinò a individuare gli AP dei video poker.
Sono certo che alcuni casinò decideranno di pagare per questo prodotto e di agire a seconda dei dati raccolti. Avranno a disposizione i dati e potranno cercare una soluzione in qualsiasi maniera riterranno opportuna.
Anche se lo studio mostra che l’1% dei giocatori che hanno carta fedeltà per giocare al casinò è responsabile di circa il 26% dei soldi giocati, e quindi questo 1% prende anche una buona fette delle offerte, ci sono comunque dei lati negativi.
Elenchiamoli:
- Il Video Poker Analyzer ha dei costi affinché il casinò lo possa usare.
- Può tenere traccia solo dei giocatori che hanno la carta fedeltà.
- Non ha la possibilità di tracciare quelli che accompagnano gli advantage player.
- A seconda del costo, semplicemente il fatto di perdere gli AP e i loro compagni di gioco può creare al casinò più problemi che cose positive.
Solo il tempo saprà dirci come i casinò di Las Vegas reagiranno al Video Poker Analyzer.
*Il contenuto dell'articolo è stato redatto da Jerry Stich.