Il casinò Encore Boston Harbor ha aperto di recente a soli 14 minuti di distanza dal Massachusetts Institute of Technology, dove nel 1979 iniziò l'incredibile avventura del MIT Blackjack Team. Il team è ormai inattivo da quasi 20 anni, ma l'apertura dell'Encore fa sorgere una domanda: cosa sarebbe successo all'Encore se esso fosse ancora in attività? "Avremmo continuato a giocare fino a quando non ci avrebbero buttato fuori,", ha detto Andy Bloch a 888.com. Bloch, veterano del MIT Blackjack Team e in seguito giocatore professionista di poker, ha poi aggiunto: "Non so quali siano le regole all’Encore, ma di certo avremmo trovato un modo per vincere. Lo abbiamo fatto in molti altri casinò, tra cui il Foxwoods e il Mohegan Sun, entrambi vicini al MIT." Cogliamo quindi questa novità per ricordare le imprese di quest'innovativo team di giocatori.
Esso venne fondato da Bill Kaplan (che nulla ha a che vedere con l'autore di questo articolo), che precedentemente aveva diretto un gruppo di contatori di carte a Las Vegas. In seguito si trasferì a Cambridge, in Massachusetts, dove intendeva frequentare la Harvard Business School. "Ero seduto in un ristorante cinese a Cambridge a parlare dei miei progetti quando alcuni ragazzi del MIT entrarono all'interno del locale”, ha dichiarato in un'intervista al Boston Magazine. "Mi dissero: 'Stai parlando di blackjack? Abbiamo giocato per alcuni mesi cercando di guadagnare un po' di soldi.'"
All'improvviso fu come se il MIT Blackjack Team si fosse materializzato di fronte a Kaplan. "Lo gestimmo come fosse un vero lavoro", ha detto. "Allenamento, tanto allenamento, due ore di gioco perfetto e capire il momento giusto per abbandonare il tavolo, tutto in modo rigoroso come se si trattasse di un'azienda."
Magari non sempre le aziende possono permettersi di perdere somme a sei cifre: ciò però accadde a uno dei membri del team, che dimenticò al MIT un sacchetto di carta contenente 125.000$ di vincite. A trovare il sacchetto fu un addetto alla sorveglianza dell'istituto, che lo nascose in un posto sicuro. Il denaro, che in un primo momento si pensò fosse frutto del traffico di droga, venne poi restituito al legittimo proprietario grazie all'aiuto di Alan Dershowitz, noto per avere difeso il celebre OJ Simpson ma recentementente coinvolto nello scandalo di Jeffrey Epstein.
Sembra irriguardoso solo pensarci, ma è quasi comprensibile dimenticare 125.000$ quando si è concentrati a guadagnare molto di più. Secondo l'ex giocatore del MIT Mike Aponte, "il MIT Blackjack Team vinse oltre 10.000.000$ in sei anni. Non tutti diventarono milionari, ma si trattava di un gruppo di persone relativamente piccolo. Un'estate investii 1.500$ e a novembre il mio investimento valeva già 100.000$, che reinvestii nuovamente."
Il MIT Blackjack Team ebbe successo per il senso degli affari e per l'abilità dei suoi giocatori, in grado di rendere al massimo nei momenti davvero importanti: "Alcune persone giocavano meglio al casinò che in allenamento", ha dichiarato Jon Hirschtick, membro del team dal 1984 al 1993. "Giocai le mie partite migliori al casinò, con scommesse elevate e sotto pressione. Molti membri del team soffrivano di disturbo da deficit di attenzione/iperattività e quindi riescivano a concentrarsi meglio rispetto a coloro che non ne soffrono, senza però riuscire a controllare questa loro capacità. Una cosa che invece riuscivamo a fare era concentrarci sulle carte che venivano estratte da un distributore."
Nonostante serva un livello d'attenzione molto alto per vincere a blackjack, sono tanti gli aneddoti divertenti di quel periodo. Uno dei più interessanti riguarda John Chang, un mago del blackjack del MIT che ispirò il personaggio interpretato da Kevin Spacey nel film "21".
Chang divenne un noto contatore di carte e di conseguenza attirò su di se molta attenzione, cosa non gradita agli altri membri del team. "Nessuno dei miei compagni voleva giocare con me, a meno che non mi travestissi", ha detto. “La mia ragazza mi aiutò a vestirmi da donna: le sue scarpe e i suoi vestiti erano davvero della mia misura. Lo feci tre volte, in Illinois, alle Bahamas e ad Atlantic City.
Le prime due uscite andarono bene, ad Atlantic City invece un po' meno: "Ero seduto al tavolo accanto a una donna cinese; vedendo le sue mani delicate misi le mie sotto il tavolo. Al piano di sopra [sui monitor della sorveglianza] mi guardavano le mani e ridevano. Poi un ospite asiatico venne verso di me e mi sussurrò in un orecchio: 'Sappiamo chi sei.' Mi alzai per andarmene e una guardia mi disse: 'Sei davvero carina oggi.' Fu molto imbarazzante. Girai all'interno del casinò per un po' di tempo, assicurandomi di non essere seguito mentre uscivo."
Altre volte Chang e i suoi compagni se ne andarono da soli prima che le cose precipitassero. Sempre ad Atlantic City uno dei membri ricevette un 19 in una mano e un 11 in quella successiva. In entrambi i casi sapeva quale sarebbe stata la carta successiva, ovvero 2 e 10, e in entrambi giustamente raddoppiò e vinse. Chang ha ricordato che gli disse: "Andiamocene prima che ci arrestino."
Se quella volta andò tutto bene, l'inasprimento delle misure di sicurezza e l'innalzamento dei livelli di sorveglianza resero la vita sempre più difficile al MIT Blackjack Team. "Nel 1997, il posto migliore per giocare era l'MGM Grand a Las Vegas, dove non era nemmeno necessario travestirsi."
Il 28 giugno 1997 era in programma l’incontro di boxe tra Mike Tyson e Evander Holyfield. "Ero a un tavolo dell’MGM, con le mie fiches gialle [del valore di 1.000$ ciascuna] davanti a me per un totale di 70.000$. L'incontro era iniziato e c'era molto movimento," ha dichiarato Chang. "Mentre le partite di blackjack si susseguivano nella sala da gioco, Mike Tyson staccò con un morso una parte dell'orecchio di Holyfield. Terminato prematuramente l'incontro, all'interno del casinò scoppiò una rissa. I tavoli vennero rovesciati, le fiches rubate dagli scaffali e diverse persone arrestate. Tutto ciò accadde in concomitanza della vincita di 26.000.000$ di Kerry Packer; tutti si fecero prendere dalla paura e nessuno volle più rischiare di essere scoperto a vincere così tanti soldi."
Non fu la fine del MIT Blackjack Team ma quella di un'era caratterizzata da cifre enormi . Un duro colpo lo assestò nel 2000 la fidanzata di uno dei giocatori del team, che frustrata dalla sua relazione rivelò l'identità dei membri del team a investigatori dell'ormai scomparsa agenzia Griffin, che gestiva un database di imbroglioni e giocatori di vantaggio senza erroneamente fare alcuna distinzione tra le due categorie. Da quel momento in poi divenne fondamentalmente impossibile per loro giocare al casinò.
Alcuni membri del MIT Blackjack Team si dedicarono in seguito ad altre forme di gioco d'azzardo, altri investirono i loro sforzi in attività completamente diverse e altri ancora continuarono a giocare a blackjack. Chang appartiene a quest'ultima categoria: "Il nostro team ha vinto 400.000$ o 500.000$ solo nel weekend del Super Bowl. Adesso non penso più ai soldi quando gioco, o almeno non a cosa potrei comprare con quei soldi: l'unica cosa alla quale penso è che sto semplicemente giocando."