Nel corso degli anni, orde di giocatori d’azzardo si sono cimentate in quelle che rappresentano certamente uno dei massimi emblemi dei casinò di tutto il mondo: le slot machines. Inventate da Charles August Fey sul finire del XIX secolo, le “macchine mangiasoldi”, come vengono talvolta definite spregiativamente, hanno sin da allora costituito una vera e propria sfida per molti appassionati del genere, che in una sorta di duello psicologico con le slot che gli si parano davanti tentano da tempo immemore di carpire tutti i segreti del gioco, e in particolare se e quando la macchinetta è pronta a elargire i propri premi.

In questo blog si sono già dedicati alcuni articoli relativi al funzionamento del pagamento riconosciuto ai giocatori: particolare risulta essere ad esempio la corresponsione del jackpot nel caso delle videoslot progressive, che garantiscono una certa equità anche nei confronti di giocatori che effettuano puntate di dimensioni diverse.

A questo punto vi starete domandando se, al di là di tutte queste elucubrazioni degne di un dottorato di ricerca in materia, esista un modo concreto per capire se la slot, dopo aver fatto una scorpacciata di soldi, sia sul punto di restituirne una parte al giocatore di turno.

Occorre fare una distinzione tra due macrocategorie di slot machines: quelle da bar e quelle dei casinò (i quali a loro volta si possono suddividere nella variante terrestre e in quella virtuale). Le prime, ben impresse nell’immaginario collettivo e punto nevralgico di ritrovo per tanti avventori, felici di poter trascorrere il proprio tempo nel bar vicino casa tra una puntata e l’altra, ricoprono ormai un ruolo marginale nell’odierno panorama dei giochi d’azzardo. Senza voler ovviamente fare di tutta l’erba un fascio, si verificavano, almeno in passato, casi di manomissione delle slot machines per mano dei gestori del locale, al fine di procurarsi un profitto disonesto. Al di là di questa considerazione che, come già sottolineato, non sempre risulta essere fondata, occorre ricordare che l’RTP, vale a dire la percentuale di ritorno al giocatore, risulta molto bassa rispetto agli standard a cui si sono abituati negli ultimi anni i frequentatori delle sale da gioco online: mentre in quest’ultimo caso l’RTP supera spesso il 90% (il che implica che, prendendo come riferimento un arco temporale relativamente lungo, le slot machines restituiscono in media oltre il 90% del proprio incasso sotto forma di vincita; nel breve periodo questa statistica risulta invece piuttosto ininfluente, così come non bisogna pensare di avere la vincita garantita nel 90% dei casi), nelle slot da bar questo valore si aggira attorno al 70%. Ancor prima di affrontare più nel dettaglio la questione relativa all’attimo vincente che il giocatore deve cercare di cogliere, è possibile constatare con grande chiarezza come una puntata ai casinò online garantisca chance maggiori, anche se, vale la pena ricordarlo, sarà sempre il banco a trovarsi in una situazione di vantaggio: i casinò infatti, come qualsiasi altra azienda, hanno la necessità e lo scopo di ottenere un profitto. Per quanto il valore dell’RTP possa risultare appetibile, esso sarà sempre inferiore alla somma totale di denaro confluita nelle casse delle sale da gioco.

 

A questo punto possiamo procedere con la considerazione forse più importante. Ogni slot machine a norma di legge (come lo sono quelle offerte dai casinò certificati dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli) adotta un sistema basato sull’utilizzo di un generatore di numeri casuali (detto anche RNG, secondo l’acronimo inglese), il quale, tramite un algoritmo matematico, elabora sequenze di numeri aleatori, cui sono associati i simboli che finiranno per pararsi dinanzi agli occhi dello scommettitore. Sulla base di questi fattori risulta evidente come, fatto salvo qualche tentativo disperato di violare il software che genera i numeri in modo casuale (in rete sono reperibili diversi trucchi ingannevoli che hanno la pretesa di avere la meglio sul computer, i quali invece sono di fatto inattaccabili), non ci sia un vero e proprio consiglio da dare per cogliere i prodromi di una vittoria imminente.

Per definizione, il gioco d’azzardo non può garantire con certezza una determinata vincita agli scommettitori che vi si cimentano. Sono pochissimi coloro che riescono veramente a riempire le proprie tasche sfidando la dea bendata. La considerazione finale che ci sentiamo di fare è quella di prendere le slot machines per quello che sono: un gioco, che in quanto tale presenta una finalità ludica e non uno scopo di lucro.