A tutti piace ricevere benefit gratis al casinò. Se giocate a cifre abbastanza alte potreste ritrovarvi con una suite in hotel e una cena al ristorante più in voga della zona. Se poi giocate davvero tanto, i casinò può pagarvi il volo o addirittura mandare una macchina privata a prendervi.
Ma a tutti quanti vengono offerte bevande alcoliche gratis. Sedetevi al bar del casinò, giocate 20 euro nel video poker che è nella zona del bar e i drink continueranno ad arrivare fino a che continuerete a giocare.
Gli high roller casinò potrebbero ricevere bottiglie di cognac Luigi XIV e shot del migliore scotch, mentre noi comuni mortali dobbiamo accontentarci di drink mescolati con vodka e acqua tonica. E se dovessimo leggermente ubriacarci, mettendo a rischio quei 20 euro in un gioco a cui probabilmente non vinceremmo comunque, dove sta il problema?
Ma è lo stesso per i tizi a cui vengono offerti il cognac e lo scotch? Loro puntano cifre che raggiungono il massimo per ogni tavolo e si lamentano rumorosamente (nonché in maniera legale) se pensano che il casinò li abbia incoraggiati a bere in modo eccessivo, o a fare di peggio, sapendo che questo avrebbe aumentato la possibilità di vederli perdere cifre a cinque o sei zeri.
Ecco, per voi amici lettori, quattro esempi di questi giocatori che sono andati fuori di testa a causa di alcol e/o pillole, che si sono svegliati con sbronze molto peggiori di un semplice mal di testa e poi hanno dato al casinò la colpa di quanto accaduto.
Un drink corretto?
L'agente sportivo Dwight Manley non ha avuto problemi a gestire clienti complicati come Dennis Rodman. Anzi, ha contribuito alla carriera di Rodman negli anni Novanta. Ma nel 2021 Manley ha spiegato che le sue perdite sono andate fuori controllo, con un debito di oltre un milione di dollari, contratto con alcuni dei casinò più grandi. Manley ha spiegato in dichiarazioni giurate che qualcuno lo ha addirittura drogato mentre stava giocando.
Secondo il Daily Mail, Manley ha lanciato accuse di frode e negligenza in una causa a livello federale intentata contro la MGM Resorts International. Sostiene che le cose siano andate fuori controllo dopo che qualcuno ha messo della ketamina nel suo cocktail mentre stava giocando a un tavolo da blackjack con limiti di puntata davvero importanti.
Attraverso la serata, secondo le carte della causa, il cinquantottenne Manley (che frequenta quel casinò da trent'anni) ha perso più di due milioni di dollari. Nella causa intentata spiega di essere stato così fuori di sé, dopo appena tre ore di gioco, da "non essere in grado di stare in piedi o di camminare senza l'aiuto di qualcuno".
Nella sua accusa, Manley spiega di aver ordinato un drink che secondo lui sapeva di "amaro". Poco dopo, racconta il documento legale, ha rotto un posacenere facendosi sanguinare la mano. Ma non ha smesso di giocare e, con le perdite che continuavano ad aumentare, ha ricevuto sempre più credito dal casinò.
Nella sua articolata querela, Manley sostiene che un test sui suoi capelli effettuato a Los Angeles dimostra che nel suo corpo c'era della ketamina, una droga che, secondo i legali, è "ben conosciuta per essere un tranquillante usato comunemente dai veterinari".
Qualsiasi sarà il risultato dell'azione legale, affrontare i giochi di casinò non ha portato solo problemi a Manley: è proprio al tavolo da gioco, infatti, che ha incontrato il suo vecchio cliente, il leggendario, "The worm" Dennis Rodman.
Mega perdite
La balena della prossima storia è Terrance Watanabe, che ha sperperato l'incredibile cifra di 127 milioni di dollari al Caesars Palace e al Rio, entrambi casinò di Las Vegas.
In alcuni documenti legali, Watanabe sostiene che degli impiegati del casinò gli hanno dato parecchio alcol ed anche farmaci per farlo continuare a giocare mentre non c'era con la testa.
La Caesars Entertainment ha respinto tutte le accuse. Watanabe ha chiesto 20 milioni di dollari di danni, mentre gli avvocati del Caesars sostengono che il casinò ha vinto quei soldi in maniera corretta. Alla fine, le due parti hanno trovato un accordo trasattivo, al di fuori del tribunale.
Nel 2022 Watanabe ha venduto i diritti della sua incredibile storia a un'azienda che si chiama Foundation Media. I diritti acquistati includono quelli per un libro, un film top sul casinò, evidentemente, e un documentario. Per quanto riguarda come sono andate le cose, è probabile che Watanabe rivelerà più dettagli al riguardo sullo schermo.
Black-Out a Blackjack
Dopo aver perso 500mila dollari in uno stato che ha definito come di "blackout completo", l'high roller Mark Johnston ha descritto il suo tracollo finanziario al Downtown Grand Casino di Las Vegas come qualcosa di simile ad essere borseggiato in metropolitana.
“Immaginate la scena", ha detto a CBS News. “State camminando per strada, siete ubriachi e qualcuno vi mette la mano in tasca e vi ruba il portafogli...".
Quando gli hanno chiesto se è questo quello che pensa che gli impiegati del casinò gli abbiano fatto, Johnston ha risposto candidamente "sì".
Il risultato è stato che Johnston ha fatto causa per evitare di pagare il suo debito di 500mila dollari, sostenendo che il casinò gli ha servito tra i 20 e i 30 drink e che era così ubriaco da non riuscire a vedere le proprie carte, ma che allo stesso tempo ha continuato a ricevere sia carte che alcol.
“Se sei ubriaco", ha detto alla CBS, “non puoi giocare, dovrebbero fermarvi".
La causa alla fine è stata ritirata, come spiega casinos.us. Una persona che non è per nulla sorpresa è l'analista legale di CBS News, Rikki Kleinman.
"Diceva che non avrebbe dovuto pagare le sue perdite perchè era troppo ubriaco", ha spiegato sul sito del canale TV. "Beh, a questo punto la mia domanda è: e se avesse vinto?".
I rischi di bere, giocare e guidare
Lester Hui, proprietario di night club londinesi, e gli avvocati del casinò Aspinall’s di Londra sono d'accordo solo su una cosa: nel corso di una serata di gioco, il cinquantaquattrenne Hui ha perso quasi 600mila sterline.
L'argomento del contendere durante un'udienza alla High Court di Londra è la domanda se Hui avesse o no la facoltà di prendere decisioni sensate al tavolo di design casinò.
Come riportato dal Daily Mail, Hui spiega di aver giocato a liar's dice, una variante dei craps, contro un pezzo da novante del casinò e di aver perso.
Di conseguenza, sostiene Hui, è stato costretto a bere una bevanda con gradazione alcolica del 54% conosciuta ufficialmente come Maotai, ma a cui Hui si riferisce come "acqua di fuoco".
“Ero così ubriaco che non avrebbero dovuto permettermi di giocare", sostiene Hui.
Uno degli avvocati del casinò, membro del club privato, ha detto alla corte che Hui ha "romanzato" la sua storia.
In palio c'era un credito di 589.724 sterline, che il casinò vuole ripagato e che Hui sostiene di non dover pagare a causa delle condizioni in cui si trovava.
Hui, che quella notte avrebbe guidato la sua Bentley fino a casa senza fare incidenti, non ha vinto né al casinò né in tribunale. Secondo una fonte autorevole, il giudice ha deciso che doveva pagare la cifra dovuta.
E quindi, cosa c'è da imparare per come vincere al casinò, da queste quattro storie che parlano di cifre importanti.
Che se volete puntare parecchi soldi, farete meglio a lasciar bere solamente chi effettua micro puntate!