Da quando, cinquant’anni fa, sono nati i video poker, ci sono stati diversi metodi, sviluppati per “ingannare” le macchine e per vincere più soldi.
Alcuni hanno avuto successo, almeno per un po’. Altri erano solamente speranze o schemi creati da artisti della truffa nei confronti del pubblico fiducioso e, spesso, facilmente ingannabile del casinò.
Questo articolo esamina alcune delle procedure che sono considerate le chiavi delle cassette di sicurezza del regno del gioco, ma che, da un punto di vista strettamente pratico, non hanno alcuna base nella realtà dei fatti.
E voi, amici lettori di questo fortunato blog, ne avete mai provata veramente una?!...
1. Giochi (letteralmente) caldi
Questo metodo si applicava quando la maggior parte dei video poker usava le monete invece che le banconote o le carte.
Alcuni esperti spiegavano che si poteva capire quando una macchina stava per pagare controllando la temperatura delle monete usate per pagare le vincite. Se erano caldi, allora era “calda” anche la macchina, che quindi era pronta per far vincere parecchio.
Se, invece, i soldi, al tatto, risultavano freddi, non aveva senso provare a giocare a quella macchina ed era meglio cambiare
Questa logica a prima vista sembra avere un senso, almeno per un osservatore casuale. Le monete sono fredde quando all’inizio vengono aggiunte nel vassoio, poi si riscaldano gradualmente a causa del calore generato dalle luci e dall’elettronica della macchina.
Più tempo stanno nella macchina, più diventano calde, fino a diventare abbastanza tiepide, anzi, davvero calde.
Portando questa chiave di lettura fino all’estremo, i soldi diventano tiepidi perché sono da parecchio tempo nella macchina. E visto che i jackpot ci sono poco frequentemente, più caldi sono i soldi, più tempo è passato dall’ultimo jackpot, quindi è più probabile che la macchina sia pronta per pagare parecchio.
Se i soldi erano freddi, significava che qualcuno aveva da poco ottenuto una vincita importante e quindi il vassoio andava riempito di nuovo. Ciò evidenziava, quindi, che poteva volerci un bel po’ prima del prossimo jackpot.
Come ho detto, questa logica a prima vista sembra avere senso. Ma è così?
Al massimo, questo metodo offre una piccola indicazione riguardo quanto tempo è passato da quanto è stato ottenuto l’ultimo jackpot. Ma ci sono diversi motivi per cui il vassoio può aver avuto la necessità di essere riempito.
È altrettanto probabile che ci siano state diverse, magari dozzine, vincite piccole o medie la sera precedente o nei giorni precedenti. Magari la macchina ha passato giorni o settimane senza far uscire un jackpot, ma a quel punto aveva bisogno di essere riempita, quindi i soldi sono freddi.
Dall’altro lato, è anche possibile, naturalmente, che nessuno abbia giocato alla macchina dall’ultima volta in cui è stata riempita a causa di un jackpot. Magari era un periodo poco affollato e, chissà perchè, nessuno si è seduto a giocare a quella macchina in particolare.
E quindi, anche se i soldi erano caldi, la macchina aveva comunque pagato un jackpot pochissime mani prima.
Quindi, le monete potevano essere fredde anche se erano passate settimane dall’ultimo jackpot e potevano anche essere calde anche se un jackpot era stato ottenuto molto di recente.
Anche se sono passate settimane o persino mesi dall’ultimo jackpot della macchia, il video poker è casuale. Ed è probabile alla stessa maniera che ogni macchina, quella con le monete calde o quella con le monete fredde, faccia ottenere la prossima scala reale.
In ogni caso, i video poker basate sulle monete sono quasi sparite anche nei casinò canadesi. E anche se la lunghezza del tempo dall’ultimo jackpot fosse un’indicazione accurata rispetto a quando una macchina deve pagare, i biglietti di carta che vengono generati ora non offrono alcun indizio riguardo quando è stato centrato l’ultimo jackpot.
2. Diamo una scossa alla macchina
Dei baristi che conosco giurano che questo metodo funziona con i giochi di casinò.
Se siete in un pessimo momento, le vostre fortune possono cambiare semplicemente passando a un altro gioco sulla stessa macchina a cui state giocando.
Giocate qualche mano e poi tornate al vostro gioco preferito. Molti ritengono che questo cambi il flusso del gioco. Questa semplice “scossa” alla macchina offre una possibilità assai migliore di ottenere le vincite più alte.
Conosco diverse persone che hanno provato questo trucchetto. Alcuni giurano che sia efficace, altri che non serve a niente. Altri che ci hanno provato hanno scoperto che funziona, ma a volte.
Ovviamente la stessa cosa poteva succedere senza cambiare gioco e poi tornare a quello precedente. È così che funziona quando le cose sono casuali.
E poi c’è il fenomeno della memoria selettiva. La mente umana tende a ricordare quello che vuole ricordare (ovvero le volte in cui la cosa ha funzionato) e dimentica le volte in cui invece non ha avuto per nulla successo.
Non esiste prova scientifica che questa "tecnica" funzioni, ma provare a usarla non fa male a nessuno. Anche se sfortunatamente non dà neanche nessun vantaggio.
3. Abbandonare la nave!
Come per la tecnica precedente, molti baristi e giocatori giurano che questa funziona. Quando le cose non vanno bene, cambiare macchina.
La logica dietro questa mossa è sostenere che ogni macchina ha delle strisce e quella attuale è in una striscia negativa. Per come vincere al casinò passare a una macchina diversa dà la possibilità di trovare una macchina che è nel mezzo di una striscia vincente.
Anche se è vero che giocando a video poker ci sono delle strisce, quest’ultime sono osservabili solo dopo che sono avvenute. Non c’è modo di prevederle prima quando una striscia inizierà o finirà. Questo è il significato di casuale, i risultati sono casuali, dunque imprevedibili.
Quindi, come per la tecnica della “scossa alla macchina”, non ci sono prove scientifiche che abbandonare la nave funzioni, nè fa male a nessuno provarci.
4. Riassunto
- Esistono diversi metodi e tecniche che si ritiene permettano ai giocatori di ingannare una macchina, prevedendo quando ci sarà il prossimo jackpot;
- nessuna delle tecniche qui presentate ha prove scientifiche del fatto che funzioni;
- quelli che dicono che funzionano usano una logica fallata, una memoria selettiva oppure, più semplicemente, mentono;
- Anche se non è dimostrato che queste tecniche funzionino, non fanno comunque, finché non configurano gli estremi di un reato, male a nessuno.
Nella seconda parte vi presentò delle tecniche che funzionano davvero, ma con qualche limitazione.
*Il contenuto dell'articolo è stato redatto da Jerry Stich.