Il mescolatore automatico per le carte

Una volta, lavorare come dealer al casinò significava imparare a mescolare le carte in modi specifici, compresi momenti di spettacolo puro, che erano parte integrante dell'intrattenimento delle varie strutture. 

Così, si passava, senza soluzione di continuità, da tagli a rimescolamenti ad hoc, con una gamma tale di tecniche impiegate da rendere le carte distribuite, il più casuale possibile.

Oggi, mentre i dealer in alcuni giochi del casinò mescolano ancora a mano, di solito si aiutano tramite scatole che eseguono la parte finale del lavoro prima che le carte, appunto, vengano distribuite. 

Tale processo aiuta a velocizzare le dinamiche del gioco e rappresenta un ostacolo importante per i giocatori c.d. di vantaggio.

Nota di colore: per questo lato che potremmo definire protettivo, i rappresentanti dei casinò devono ringraziare John Breeding, un ex camionista del quale raccontiamo la storia!

Trovare l'ispirazione

Breeding lavorava come camionista su una tratta di lunga percorrenza negli anni '80 quando lesse un articolo del Wall Street Journal sui casinò che non trovavano soluzioni per tenere sotto controllo i giocatori di vantaggiati. 

Pensò subito di poter individuare una soluzione efficace: smarcare i dealer dal compito di mescolare le carte a mano, attraverso la creazione di mescolatori automatici.

Con grande spirito di avventura, riuscì ad ottenere un prestito da 30.000 dollari e selezionò un gruppo di ingegneri per creare il dispositivo. Ci vollero diversi anni per realizzarlo, ma alla fine ci riuscirono. E, cari amici lettori, funzionò. 

A questo punto, il problema era un altro: i gestori del casinò non lo consideravano un rimedio da tenere in considerazione. Avevano già iniziato a diffondere giochi di blackjack multi-mazzo e nessuno era poi così interessato a stravolgere le presentazioni del gioco per dare una misera opportunità a Breeding.

Tra l'altro, negli anni trascorsi per l'invenzione della sua macchina (attenzione, le prime erano fatte principalmente di legno), si dice che Breeding sia andato in bancarotta in più di un'occasione.

Poi, come dichiarò al giornalista di Las Vegas Howard Stutz, sua moglie, per stimolarlo, gli lanciò una sfida. "Se sei così brillante ed acuto", si racconta che abbia tuonato proprio così contro il poro Breeding, "perché non ti inventi un gioco che usi un solo mazzo?"

L'inventore del gioco Turning Game

Non si fece pregare due volte. Inventò Let It Ride, un gioco basato sul poker che ora è un'istituzione e adorato dai giocatori che amano la possibilità di ridurre le loro puntate di un terzo. Se non si ritirano, come suggerisce il nome... lasciano che vada!

I casinò amano il gioco perché il margine della casa è del 3,51%, che è ben più alto di quello del blackjack e dei dadi. È anche difficile da battere per i giocatori e non può essere superato tramite il conteggio delle carte.

Breeding, naturalmente, aveva pensato il gioco con la configurazione obbligatoria di una macchina per mescolare le carte. Ciò non solo gli fece guadagnare royalties come autore di giochi, ma diede anche ai casinò l'opportunità di provare finalmente  il suo mescolatore automatico, che si chiamava ShuffleMaster.

Le carte

Più giochi, più soldi

Ad un certo punto, quindi gli affari per ShuffleMaster iniziarono ad andare così bene che la società divenne pubblica, sviluppò più giochi e iniziò ad incorporare, tramite acquisizioni mirate, altri produttori di dispositivi pensati per il casinò e tanti creatori di giochi. 

Nel corso degli anni, ha rilasciato giochi come Three Card Poker, Casino War e Blackjack Switch.
Pubblicarono anche una serie fortunata di slot machine, ancora attuali come 888 Fortunes, Monopoly Big Spin e Very Fruity.

Nel 1999, l'azienda è stata inserita nella lista delle 200 migliori piccole imprese statunitensi della rivista Forbes. Da quella lista d'élite, è stata persino citata come una delle 10 piccole aziende americane più promettenti.

Torniamo ai giorni nostri: nel 2013, ShuffleMaster è stata venduta a Bally Technologies, che è stata poi, a sua volta, acquisita da Scientific Games. Quest'ultima è ora nota come Light & Wonder. Il camionista diventato magnate dei giochi da casinò ha deciso, così, di andare in pensione.

Ritorno alle origini

Mentre continuava a fare profitti con i suoi giochi da casinò, prima di meritarsi una giusta pausa, Breeding e la sua azienda ShuffleMaster (ora nota come SHFL Entertainment) hanno avuto lo straordinario merito di non perdere mai di vista la loro missione originale.

L'azienda è diventata una società leader nella progettazione di macchine mescolatrici. E non si è limitata all'offerta a mazzo singolo che è servita come base per l'attività di Breeding. Nel corso degli anni, ShuffleMaster è diventata un'impresa specializzata, a 360 gradi, nell'ampio regno delle macchine mescolatrici.

Essendo andata ben oltre l'offerta a mazzo singolo, l'azienda ha presentato sul mercato macchine che vengono utilizzate per organizzare le fiches da poker insieme a macchine mescolatrici continue che rendono impossibile la vita ai contatori di carte, mantenendo fede al nome: mescolare e mescolare sempre, così il conteggio delle carte diventa un'impresa vana.

I prodotti dell'azienda sono così buoni che il suo Deckmate 2, disponibile anche sul mercato italiano, è stato utilizzato dai croupier alle World Series of Poker.

Carte da gioco

Ok, ma come funziona?

Le macchine mescolatrici continue (note come CSM) sono strutturate con uno slot per ciascuna carta. Le carte circolano su una ruota; un generatore di numeri automatico determina quali carte verranno distribuite e quando. Questo vale per la classica macchina mescolatrice continua che vedi sui tavoli da gioco nei casinò.

È interessante notare che, mentre il cosiddetto CSM è odiato dai contatori di carte (come detto sopra, non puoi contare una partita di blackjack quando le carte vengono mescolate continuamente), Mike "Wizard of Odds" Shackelford afferma che i giochi CSM sono leggermente meglio per i giocatori che seguono la strategia di base. 

Sostiene, quindi, che è così perché verrà distribuito un numero di carte di valore 10 superiore a quello previsto, e questo è sempre positivo per il giocatore.

Quando si gioca a una partita con un sabot, il mazziere prende le carte dal vassoio degli scarti e le inserisce in una macchina mescolatrice automatica, che utilizza i rulli per mescolare le carte. Ci saranno due serie di carte. Mentre una viene distribuita ai giocatori, l'altra viene, appunto, inserita nel congegno.

Le macchine imbrogliano i giocatori? La risposta è che non lo fanno. Ma secondo un recente articolo su Wired, un "dispositivo di hacking potrebbe alterare il codice del mescolatore per dirottare completamente la macchina e manomettere, in modo del tutto invisibile, il relativo mescolamento".

Naturalmente, si parla di potenzialità a livello teorico, e questo non implica assolutamente che qualcuno abbia mai fatto qualcosa di così folle. 

Chiaramente l'aspetto high-tech non aveva rappresentato il fattore principale che Breeding aveva preso in considerazione quando ha ideato la sua prima versione del meraviglioso mescolatore che continua ad essere indispensabile per il casinò.

Il nostro eroe, infatti,  ha dato il via a una serie di popolari giochi da tavolo che hanno trasformato, appunto, l'ex camionista in un protagonista assoluto della storia del casinò, con un posto garantito nella Gambling Hall of Fame. 

Michael Kaplan è giornalista e vive a New York City. Ha scritto molto sul gioco d'azzardo per pubblicazioni come Wired, Playboy, Cigar Aficionado, New York Post e New York Times. È autore di quattro libri tra cui Aces and Kings: Inside Stories e Million-Dollar Strategies sui più grandi giocatori di poker. Si dice che a volte giochi d'azzardo pure lui...