Una volta avevo un appuntamento a un “fun casino” e un’altra persona ha dovuto disdire all’ultimo minuto per motivi lavorativi: così abbiamo avuto scarso preavviso per cercare un altro croupier. Nel caso non vi ci siate mai imbattuti, un “fun casino” è un casinò a un evento privato (di solito un party natalizio) in cui i “clienti” si presentano al tavolo con soldi finti. Nessuna mano giocata con vero denaro, e di solito viene messa in palio una bottiglia di spumante per chiunque vinca il maggior numero di fiches. Tendenzialmente il ruolo di croupier è svolto da ex professionisti che non lavorano più nei casinò, anche se magari alcuni di loro continuano a svolgere il mestiere nelle serate libere.
Quella volta, non avendo il tempo di andare alla ricerca di un altro croupier, ho coinvolto mio fratello, che nell’occasione si trovava con me. Avevo 20 minuti per insegnargli come si gioca a blackjack e come distribuire le carte. “Non preoccuparti di come calcolare la vincita”, gli ho detto. “Dai semplicemente due carte a ogni giocatore, una per te, poi chiedi loro se vogliono un’altra carta. Se superano 21, prendi le loro fiches”.
Questo è il riassunto dell’addestramento di emergenza fatto da mio fratello, che ha superato la prova senza essere smascherato da nessuno. Ma è davvero così semplice imparare a giocare a blackjack? Be’, sempre più proprietari di fun casino ammaestrano i cani dei loro vicini e li portano al tavolo da blackjack al posto dei croupier professionisti. Ma i veri clienti sono una razza diversa rispetto agli scommettitori ubriachi dei party natalizi, la maggior parte dei quali non ha mai messo piede in un vero casinò. E i veri clienti, giustamente, hanno aspettative molto più alte.
È facile afferrare il concetto di base del blackjack, ma è necessario molto lavoro per distribuire le carte come un professionista. Entrano in gioco capacità relative al maneggiamento delle fiches, alla loro gestione, al tirare fuori con disinvoltura le carte dal sabot e al posizionarle perfettamente davanti al box dello scommettitore al primo colpo (senza doverle riposizionare con un secondo tocco)! È necessario anche sapere dove posizionare le carte in caso di split multipli, dove piazzare le fiches nel box per indicare se sono split, raddoppi oppure le puntate di più giocatori. Bisogna imparare come “vedere” la somma totale delle carte, anziché stare lì e fare la somma, e capire quanto pagare nel caso di un blackjack, quando le quote sono 1,5 a 1. Occorre essere agili per pagare ogni box con mani alternate, imparare a mischiare le carte come un professionista e diventare esperti nel distribuirle a clienti insidiosi che cercano di avere la meglio su di te.
Alcune di queste abilità verranno trasmesse nella scuola di addestramento e miglioreranno col tempo: nessuno è perfetto alla prima partita da croupier! Altre capacità, come ad esempio quella di affrontare gli imbroglioni, vengono affinate solo con l’esperienza nelle sale da gioco.
Normalmente i corsi (che di solito durano sei settimane) dedicano la maggior parte del tempo all’insegnamento del gioco della roulette, lasciando così solo l’ultima settimana al blackjack. Il vantaggio è che quando arriverete al blackjack avrete già delle capacità di base per maneggiare le fiches e il tutto sembrerà una bazzecola rispetto alla roulette! Sul serio, dopo esservi esercitati a spingere sette stack sul tavolo, aver imparato la tabellina del 17 e a fare tutti i possibili calcoli matematici a mente, sarete grati di avere un’infarinatura di blackjack. Viene organizzato tutto in questo modo ai fini di una sorta di selezione naturale. La mia amica Anna mi ha spiegato: “Abbiamo cominciato con la roulette e durante tutto quel periodo hanno cacciato delle persone dal corso. Immagino che abbiano pensato che se qualcuno non capiva la roulette, non aveva alcun senso insegnargli il blackjack!”
Alcuni casinò in Gran Bretagna hanno delle scuole d’addestramento in cui si viene pagati mentre si impara. Nel frattempo, ecco alcuni consigli per portarsi avanti.
CONSIGLIO 1: CALCOLARE LE VINCITE NEL BLACKJACK
La maggior parte delle scommesse nel blackjack fruttano la stessa somma di denaro; se perciò un cliente ha 25£ nel box, vincerà 25£: semplice! Tuttavia, quando il cliente vince facendo blackjack, vale a dire quando le sue prime due carte sono composte da un asso e un dieci o una figura (un fante, una regina o un re), la vincita sarà di 1,5 a 1. Se quindi il cliente ha 10£ nel box, pagherete 15£. Questo è un esempio semplice, ma diventa più complicato se la puntata del cliente è qualcosa come 1.375£. Per semplificarvi il tutto, la prima cosa da fare è memorizzare i pagamenti base, ad esempio dovreste sapere in automatico che 25£ fruttano una vincita da 37,50£ e 75£ ne fruttano 112,50, dal momento che queste puntate sono molto frequenti. Per semplificarvi le cose potete anche allenarvi con le puntate più alte che sono un po’ più complicate.
Ognuno ha il proprio metodo, ma tendenzialmente si parte della puntata e vi si somma la metà (se ad esempio la puntata è di 10£ e la dimezzate, otterrete 5£. Sommando 10£ e 5£ otterrete la vincita di 15£) oppure si sfruttano i numeri che si conoscono già a memoria. Ad esempio, nel caso di 1.375£ la maggior parte dei croupier scomporrà questa somma in parti più piccole per poi fare i calcoli con numeri pari. Un modo sarebbe quello di scomporla in tre parti, ad esempio 1.000£ fruttano 1.500£, più 300£ che fruttano 450£, più 75£ che fruttano 112,50£. Altri croupier potrebbero scomporla in due parti e calcolare che da 1.300£ si vincono 1.950£, più 75£ da cui si vincono 112,50£. Altri ancora potrebbero calcolare che 1.370£ rendono 2.055£ e 5£ rendono 7,50£. Qualunque via scegliate, dovreste giungere alla somma di 2.062,50£.
A seconda delle procedure del casinò, potrebbero esserci delle occasioni in cui non c’è bisogno di fare alcun calcolo! Se la scommessa consiste in un numero pari di fiches che hanno tutte lo stesso valore (ad esempio 10 fiches del valore di 25£ l’una), potrete dividerle in due pile da cinque e aggiungerne tre di pari valore. In questo caso pagherete 375£ per una puntata da 250£ (il che equivale a pagare 37,50£ per una scommessa da 25£).
CONSIGLIO 2: SOMMARE LE CARTE
Quando ho chiesto ai miei amici quale fosse per loro la cosa più difficile nell’imparare il blackjack, mi è stato risposto con più frequenza “sommare le carte” rispetto a “calcolare le vincite”. Dagmara dice: “Quando avevo appena iniziato a fare la croupier, un odioso scommettitore ha commentato dicendo che avrei dovuto semplicemente “vedere” la somma delle carte senza stare lì a contare! Ho preso questa frase sul serio dal momento che volevo apparire professionale!”. Kasia dice: “Quando stavo imparando a fare la croupier di blackjack ero una frana a contare. Se superavo 21, sapevo solo che avevo sforato! Facevo fatica a ricordare che le figure valgono dieci e anche gli assi mi davano problemi: dovevo capire se usarli come 1 o come 11!”.
Non tutti i casinò fisici od online consentono ai croupier di dire “sforato” quando la somma delle carte supera 21. In alcuni di questi, la procedura prevede sempre di annunciare il totale, anche se la mano ha sforato, quindi non fate affidamento su questa possibilità! Inoltre capirete come “vedere” il totale. È solo una questione di sommare ripetutamente le carte finché non si è in grado di vedere automaticamente la somma totale. Anna dice che quando era nella scuola d’addestramento prendevano “un mazzo di carte e ne sommavano due alla volta. Più e più volte. Sommando sei e sette, oppure otto e sei, oppure otto e sette e così via. È stato molto utile”. È possibile fare lo stesso esercizio comodamente a casa, tenendo un mazzo di carte e girandone due alla volta.
CONSIGLIO 3: TIRARE FUORI LE CARTE
Sul tavolo da blackjack tirerete fuori le carte da un sabot alla vostra sinistra prima di distribuirle con la mano destra. Richard ricorda: “L’addestratore ci metteva una matita nella mano sinistra per assicurarsi che tirassimo fuori le carte solo con il pollice e l’indice. La matita ci aiutava a tenere la mano stretta, impedendoci di usare le altre dita”.
Alla fine è questione di precisione, dal momento che bisogna posare le carte in maniera perfetta al primo colpo: una volta posizionate sul tavolo non dovremmo più preoccuparcene! È anche una questione di stile e di disinvoltura. Chloe dice che da ispettrice, la cosa che più la scoccia quando guarda una partita di blackjack sono “le persone che danno quasi un colpo al tavolo nel tirare fuori le carte!”
CONSIGLIO 4: GESTIRE LE FICHES DEL BANCO
Il banco avrà un determinato numero di fiches di vario valore, e sarà vostro compito tenerne la maggior parte, anziché consentire ai clienti di farne incetta. Richard spiega: “Quando si inizia a fare il croupier, si danno tranquillamente via tutte le fiches e si è poi costretti a chiederne altre, ma un buon caposala sa quando dire di no ed esorterà il mazziere a gestire le fiches del banco!”
Se quindi state finendo le fiches da 25£ e un cliente fa una puntata vincente di 375£, si potrà effettuare il pagamento con quattro fiches da 100£ e prendere 25£ dalla scommessa del cliente. Similmente, se si stanno finendo le fiches da 5£ e un cliente ha 25£ nel box suddivisi in fiches da 5£, potrete dargli due fiches da 25£ e riprendervi tutte quelle da 5£. Potete anche chiedere al cliente di cambiare le proprie fiches con altre dal valore più alto: alcune volte accetteranno, ma molti sono superstiziosi e vogliono tenersi le fiches che ritengono fortunate. Potrebbero addirittura insistere per essere pagati con fiches dello stesso valore, anche se il croupier è rimasto a corto di fiches: a questo punto sarà necessario chiederne altre al caposala!
CONSIGLIO 5: FATE ATTENZIONE AI BOX
Nella scuola d’addestramento imparerete a distribuire le carte in ogni box del tavolo da blackjack. Non fatelo nel casinò, altrimenti farete venire un infarto al vostro ispettore! Barbs dice: “Ricordo di aver visto una volta un apprendista mentre distribuiva le carte nei box vuoti. Sono sobbalzata dalla sedia urlando “STOP!”. Durante l’addestramento era stato così abituato a distribuire le carte in tutti i box che lo aveva fatto totalmente in automatico!”
CONSIGLIO 6: NON COMPORTATEVI COME DEI PRINCIPIANTI
Avete mai sentito di quell’ apprendista imbianchino che è stato mandato a comprare un barattolo di vernice motivo tartan? In un casinò equivale a ricevere l’incarico di cambiare le fiches a un tavolo da blackjack: non cascateci!
CONSIGLIO 7: C'È UN'APERTURA NEL TAVOLO, MA NON È PER VOI
Potreste vedere un’apertura rettangolare nel tavolo da blackjack: serve per il chip tray! Potrà sembrare ovvio, ma Mark ricorda che uno dei suoi compagni “nella scuola d’addestramento è salito sul punto dove sarebbe dovuto andare il chip tray e si è chiesto come facessero i croupier più corpulenti a distribuire le carte!” E Aga dice: “Durante la mia formazione, qualcuno ha chiesto come mai ci fosse un’apertura nel tavolo, così gli abbiamo detto che fatta apposta per il mazziere e lui si è andato a posizionare lì!”
CONSIGLIO 8: PERFEZIONATE LA VOSTRA POSTURA!
Anna afferma: “lavorando in diversi club nel corso degli anni sono stata elogiata per il mio elegante modo di muovermi, e penso sia dovuto alla mia postura”. Spiega: “premete il vostro fianco contro il tavolo, una gamba avanti, una dietro. Tenete la schiena dritta, senza stare curvi”.
CONSIGLIO 9: SE SIETE A LONDRA, NON CHIAMATE MAI LA CARTA DI TAGLIO "POSTILION"
“Non chiamata mai la carta di taglio ‘postilion’”, dice Mark. “Perfino nel casinò più chic vi rideranno dietro a crepapelle!”. Purtroppo Mark parla per esperienza diretta. Dopo aver fatto la formazione a Glasgow, dove la parola “postilion” viene usata in maniera intercambiabile con “carta di taglio”, ha imparato subito che nessuno a Londra usa quel termine!
CONSIGLIO 10: SFRUTTATE L'ALLENAMENTO PER SVILUPPARE UN VOSTRO STILE
Guadate e imparate. Nick, che gestiva la propria scuola di formazione, dice: “Una cosa che ho sempre detto ai miei apprendisti è di non pensare che io sia il miglior croupier solo perché lo dico io. Osservate altri mazzieri e decidete autonomamente. Chiedete ai croupier esperti chi ritengono essere il migliore, poi studiatene la tecnica. Provate a capire perché sono bravi e poi migliorate su questi aspetti!”
CONSIGLIO 11: PENSATECI DUE VOLTE QUANDO UN GICOATORE VI DICE "HIT"
In inglese a volte si usa l’espressione “hit me” (letteralmente ‘colpiscimiì’) per chiedere una carta. Mark dice: “Provate a resistere alla tentazione di colpire per davvero lo scommettitore...” (Credetemi, a tutti noi è capitato di averne il desiderio durante qualche partita).
CONSIGLIO 12: NUOVE CARTE POSSONO CAUSARE NUOVI PROBLEMI
Tenetevi forte! Richard afferma: “La cosa peggiore è quando si hanno otto mazzi di carte nuove di zecca e ci si ritrova in un momento alla Mission Impossible in cui bisogna posizionarle tutte nel sabot senza farle finire ovunque (fenomeno noto con il nome di “raccolta delle 416 carte”)!” Per evitare questo pericolo, Richard dice: “Stringete il più possibile come se ne andasse della vostra vita! E assicuratevi che siano perfettamente livellate su ogni lato. Anche una sola carta ribelle che esce dal sabot potrebbe generare un disastro!
CONSIGLIO 13: L'ALLENAMENTO EXTRA FARÀ MIRACOLI
Se volete diventare dei maestri nel mischiare le carte, esercitatevi a casa... sul vostro asse da stiro! Mark dice: “Chi gioca a poker è normalmente in grado di mischiare le carte se ha a disposizione un solo mazzo. Esercitandovi sull’asse da stiro, vi abituerete all’altezza a cui dovete lavorare!”
CONSIGLIO 14: GLI ERRORI CAPITANO. IMPARATE DA ESSI!
“Concentratevi esclusivamente sulla tecnica”, suggerisce Nick. Gli errori sono normali, quindi procedete lentamente e non preoccupatevene”.