Sono un giocatore incallito e gioco tutto il tempo a craps.
In realtà non lo sono, stavo scherzando. Ho semplicemente interpretato un amante dei dadi sul palcoscenico a New York (e no, non a Broadway, era in un altro quartiere),

Negli anni Settanta e Ottanta ero un attore e nel 1988 (più o meno) ho interpretato il ruolo di Joe Grady, il famoso appassionati di craps nel "The Only Game in Town" di Frank D. Gilroy.

La leggenda Warren Beatty, più volte candidato all'Oscar, ha interpretato Joe nella versione cinematografica, ho sentito che è stato bravino...

Avevo alcune splendide scene nella rappresentazione dove scoppiavo di emozioni sul palco. Lasciate che vi dica una cosa, sono bravissimo a mostrare emozioni, uno dei migliori. Ma avevo un piccolissimo problema: non avevo assolutamente idea di quello per cui dovevo provare emozioni.

Alla fine Joe Grady ha una serata incredibile al tavolo da craps, che racconta a Fran, la ragazza di cui è innamorato. Joe le parla di yo, hardways, horns, e dio solo sa di cos’altro.

Ma il mio problema era chiaro: cosa diamine erano tutte queste puntate per cui dovevo mostrare emozioni? Non sapevo neanche come si gioca a craps. E perchè il gioco si chiamava craps? Suonava abbastanza disgustoso, se volete sapere la verità.

Quindi ho chiesto alla mia co-protagonista Alene Paone, che poi sarebbe diventata mia moglie, se voleva venire con me ad Atlantic City per scoprire qualcosa di più su questo gioco. Lei, grazie al Cielo, ha accettato di accompagnarmi al casinò.

INCONTRO IL CAPITANO

La prima tappa è stata al Claridge, dove ho incontrato l’uomo che mi ha cambiato la vita: il Capitano, che mi ha preso sotto la sua ala. Ho scoperto presto che il Capitano ha sviluppato metodi per giocare a craps che erano unici.

Era il capo di una squadra di 22 high rollers conosciuta come “the Crew”. E questi tizi sapevano tutto di quelle puntate per cui dovevo provare emozioni in "The Only Game in Town".

Il Capitano mi ha detto subito chiaramente una cosa: tutte le puntate che fa il tuo personaggio sono pessime. Visto come punta, è ovvio che tornerà al casinò e perderà i suoi soldi. Nel craps non hai possibilità se fai le puntate che hanno un vantaggio del banco alto. Frank, il tuo spettacolo non ha un finale felice per Joe Grady, ma ha un epilogo davvero triste.

E il pubblico magari non se ne accorge perchè vede Joe che festeggia la sua grande vittoria.

Nel corso degli anni il Capitano mi ha insegnato tutto e io ho imparato di più da lui che da qualsiasi libro io abbia mai letto o qualsiasi esperto che io abbia mai incontrato. Vi racconterò le sue idee in altri articoli, ma in questo c’è l’essenza dei suoi insegnamenti.

I CINQUE CONSIGLI DEL CAPITANO

1.       Non puntare parecchio sugli altri giocatori che lanciano, risparmia i tuoi soldi per puntare su te stesso.
2.       Fai solo le puntate con il vantaggio del banco più basso, in modo che il gioco sia il più vicino possibile a una situazione di 50/50.
3.       Tieni un conto separato con i soldi appositamente per giocare.
4.       Fai puntate di dimensioni adatte al tuo bankroll totale.
5.       Impara a diventare un “lanciatore ritmico”.

1. GESTIRE GLI ALTRI GIOCATORI CHE LANCIANO

Come Joe Grady, la maggior parte dei giocatori di craps cerca vincite record ai dadi: quelle serate mostruose in cui uno o più giocatori che lanciano hanno la mano magica.

Ma purtroppo queste situazioni sono rare, la durata media della mano di un giocatore che tira a craps è di circa otto lanci. E così non si fa certo fortuna.

Visto che il craps è un gioco ad aspettative negative (sì, dovete aspettarvi di perdere di più giocando di più) ogni euro che puntate su chi lancia è un euro che nel corso del tempo è a rischio.

Il Capitano ha creato un metodo di gioco chiamato il Conto di 5, che diminuisce il numero di lanci degli altri giocatori su cui puntate del 57%. Spiegherò i dettagli del Conto di 5 in seguito.

Io gioco con il Conto di 5 sugli altri giocatori, ma aggiungo qualcosa al metodo del Capitano. Dopo che il Conto di 5 è completato faccio solo una puntata su un giocatore. Esatto, a differenza della maggior parte dei giocatori craps, che fanno puntate multiple, io vado con una, ed una sola.

PERCHÉ ?

Ogni puntata che si fa su chi lancia significa giocare un’altra partita contro il banco. Non c’è differenza se fate tre puntate o se tre giocatori diversi ne fanno una, si giocano tre partite. Quindi perchè raddoppiare, triplicare o moltiplicare le partite che giocate ?

Se siete un giocatore incallito di craps probabilmente state scuotendo la testa, pensando: “Ma che problemi ha Scoblete, più puntate si fanno, più il craps è divertente”.

La mia risposta al riguardo è parafrasare quello che il Capitano diceva di Joe Grady: state praticamente chiedendo di perdere soldi e più puntate fate e più avrete probabilità di perdere soldi con il tempo.

Quindi, una puntata e basta su ogni lanciatore.

2. LE PUNTATE CON IL VANTAGGIO DEL BANCO BASSO

Quindi, quale puntata devo fare sul lanciatore? Io faccio una puntata sulla linea del pass con odds complete o una puntata come con odds complete.

Il vantaggio del banco sul pass o sul come è dell’1,41%, quindi una perdita di 1,41 euro su 100 puntati (o, se preferite, di 14 centesimi su 10 euro puntati). Così il gioco è quasi vicino a un gioco in cui si vince il 50% delle volte. Usare le odds diminuisce parecchio il vantaggio del banco.

Quindi puntata bassa su pass e come e aggiungete le odds più alte che potete permettervi.

Quando invece lancio io, faccio tre puntate. Faccio una puntata sulla linea del pass con odds complete e due puntate sul come con odds complete. Se ho una serie di lanci caldi, suddivido le puntate su tutti i numeri e aumento la porzione delle puntate su pass e come, in modo da poter puntare ancora di più sulle odds.

Più informazioni sui vantaggi del banco si possono trovare nel nostro articolo apposito sulle probabilità al casinò.

3. IL MIO BANKROLL

Separare i vostri veri soldi da quelli usati per giocare è un’idea intelligente. Un conto separato per i soldi per giocare, quello che io chiamo 401G (dove G sta per gioco), vi permette di tenere i conti di come la vostra vita da giocatori sta andando.

E poi in questo modo non attingerete dai fondi che servono per mandare la piccola Lulu all’università.

4. PUNTATE PICCOLE PER BANKROLL GRANDI

Se avete 10 euro e puntate un centesimo a partita, perdere di solito non è devastante. Ma se puntate un euro di quella banconota da 10, alcune perdite consecutive possono creare problemi.

Il primo bankroll, quello che avevo nei mesi in cui ho cominciato a giocare, era l'equivalente di 5mila euro, che per me all’epoca erano un sacco di soldi. Ma facevo puntate che erano troppo grandi per un bankroll simile e quindi, triste a dirsi, ho perso ogni centesimo.

Quando io e quella che ora è mia moglie (e che chiamo, come sanno gli amici lettori, la Bellissima AP) ci siamo fermati a casa del Capitano, lui ci ha dato un’occhiata e ha detto “ecco quelli con le tasche vuote”.

Non mi è più successo. Il mio conto per il gioco e quello per la vita di tutti i giorni sono separati come materia e antimateria.

Quindi, fate le vostre puntate di dimensioni contenute rispetto al vostro bankroll totale. Per me la dimensione giusta è un euro su 500 di bankroll. E come ho detto nel paragrafo precedente, non perderò mai più il mio intero bankroll.

Ovviamente si parla di giochi di casinò ad aspettativa negativa, più giocate, più perderete soldi e questa è la verità. Ma potere mettere fondi al vostro conto di gioco dal vostro stipendio o dai vostri affari.

5. IL LANCIATORE RITMICO: IL CRAPS É UN GIOCO BATTIBILE?

Il craps è solo un gioco di fortuna per i giocatori o ce ne sono alcuni che sono in grado di battere il gioco a lungo andare?  Questa domanda è l’aspetto più controverso di quello che scrivo riguardo il craps.

Il Capitano credeva nell'abilità di lanciare i dadi: riteneva, quindi, che alcuni lanciatori, quelli che chiamava lanciatori ritmici, avessero la dote di cambiare le probabilità del gioco. Penso che avesse ragione.

Nella mia esperienza ho visto giocatori come il Capitano, Jimmy P. e il più grande lanciatore ritmico di sempre, una donna conosciuta come “Il Braccio” portare via un sacco di soldi dai casinò di Atlantic City.

Ho visto anche lanciatori ritmici moderni come Jerry Stickman dimostrare abilità simili.

Eppure la mia testimonianza non viene creduta da alcuni esperti di gioco d’azzardo e da alcuni giocatori. Altri esperti hanno invece visto anche loro lanciatori ritmici e parlano di questo stile di gioco come faccio io.

Molti degli scettici sono individui che non hanno mai provato a imparare tecniche per il lancio ritmico o sono persone che hanno provato a farlo e hanno fallito.

E poi ci sono giocatori che hanno sviluppato un lancio ritmico ma che puntano così male che la loro abilità non gli permette di superare i vantaggi del banco che stanno sfidando.

Quindi ecco da dove viene l’idea del Capitano. Il gioco, per quasi tutti i giocatori anche al casinò live, è solo fortuna, con le puntate migliori che permettono al giocatore di avere una possibilità decente di portare via dei soldi dal casinò e le puntate pessime che di solito finiscono con lacrime e tristezza.

Per quella piccola (molto, molto piccola) percentuale di giocatori che riesce a imparare il lancio ritmico, il gioco è battibile. Voi potete scegliere di credere che una cosa del genere sia possibile oppure no. Il Capitano ci credeva e io ci credo.

GRANDI MOMENTI DA RICORDARE AI DADI

Ho avuto tantissime esperienze splendide al tavolo da craps, che vi racconterò nei miei prossimi articoli. Ma eccone una per oggi.

Ho avuto la fortuna di assistere alla mano da 147 lanci del Capitano, nel luglio del 2005 ad Atlantic City.

E anche se il suo record è stato battuto dalla mano da 154 lanci di Patricia DeMauro nel maggio del 2009, queste mani sono un sogno che si avvera per chi gioca a craps. Potremmo dire che per una volta nella vita sono stato davvero... Joe Grady?!

Sono certo che ci sono state altre mani lunghissime di cui non sono a conoscenza e che ci sono stati giocatori di craps che hanno tifato e si sono dati il cinque durante queste mani. Quindi ci sono giocatori che, anche se per poco tempo, hanno vissuto il loro sogno di come vincere al casinò.

Frank Scoblete ha scritto 35 libri e diversi spettacoli televisivi. É apparso in televisione molte volte. Gli articoli di Frank Scoblete sono disponibili sul nostro fortunato blog.

Frank Scoblete è cresciuto a Bay Ridge, Brooklyn. Ha passato gli anni ‘60 a scuola, gli anni ‘70 nel mondo dell’editing, della scrittura e della pubblicazione, gli anni ‘80 in quello del teatro e gli anni ‘90 e il primo decennio del 21° secolo nell’ambiente del gioco d’azzardo dei casinò.